giovedì 8 marzo 2012

Un poliziotto per amico. Incontro al Crispi di Piazza

TITOLO: “Iniziativa il Poliziotto un amico in più – 12° edizione 2011-2012” - Incontro scolastico sul tema della legalità, in particolare sulle norme della circolazione stradale, fra gli studenti delle classi prime e seconde liceo Crispi, di Piazza Armerina, ed i Poliziotti”.

Nel costante rapporto di collaborazione fra la Polizia di Stato di Enna e le istituzioni scolastiche della provincia di Enna, per affermare i principi di legalità – fortemente voluto dal Sig. Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patanè – i Poliziotti del Commissariato armerino – diretti dal Commissario Capo dott. Gabriele Presti –il Medico Principale della Polizia di Stato, dott.ssa Letizia Galtieri - Dirigente dell’Ufficio Sanitario della Questura erea - insieme ai Poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Enna, si sono recati nella mattinata di ieri presso i locali del liceo Crispi di Piazza Armerina, per incontrare gli studenti delle prime e seconde classi di quell’istituto (che frequentano gli indirizzi Liceo Linguistico e Scienze Umane) per trattare il delicato tema della legalità, nell’ambito dell’iniziativa “Il Poliziotto un amico in più”. Infatti, l’iniziativa in argomento, come è ormai noto, coinvolge gli istituti scolastici della Provincia di Enna, la Questura e l’Unicef, e vedrà gli alunni delle scuole partecipanti realizzare delle opere, suddivise per tipologie di arti, che concorreranno su base provinciale prima e nazionale poi.

I poliziotti, accolti dal Dirigente Scolastico, Prof. Russo, ed ai docenti referenti del progetto “Il Poliziotto un amico in più”, tra cui la prof.ssa Livoti, si sono soffermati sul problema della “Sicurezza Stradale”, anche con l’ausilio di immagini e slide, concludendo che, per tutti i fruitori nella strada, la regola primaria nella circolazione stradale è la “Prudenza”.

Nella prima parte dell’incontro, la dott.ssa Letizia Galtieri, anche con l’ausilio di immagini e slide, si è soffermata sull’aspetto medico e sugli effetti dell’alcool e delle droghe nell’organismo, in relazione alle diverse tipologie di quest’ultima sostanza presenti nel mercato illegale, illustrando, altresì, il loro effetto sulle capacità di guida dei neoconduttori di ciclomotori e minicar, stimolando così la curiosità ed il coinvolgimento dei giovani con domande, interventi.

Nella seconda parte degli incontri, oltre ad affrontare preliminarmente il tema della legalità in generale, i poliziotti intervenuti, ovvero, l’Isp. Capo Di Seri, hanno evidenziato il tema dell’importanza del rispetto delle regole, non solo durante la conduzione dei ciclomotori e delle minicar, ma sin qualsiasi attività quotidiana, sottolineando a quali sanzioni penali ed amministrative possono incorrere i giovani, che hanno già compiuto i 14 anni, già protagonisti della circolazione stradale con i mezzi a motore.

Gli agenti, altresì, hanno illustrato agli alunni anche le conseguenze dell’assunzione di droghe e/o alcol riferendosi alle sanzioni cui si può incorrere, portando chiari esempi di vita professionale, accennando anche alle conseguenze di chi si mette alla guida dopo aver abusato di alcool o di sostanze stupefacenti, mettendo in evidenza l’importanza dell’uso degli strumenti di protezione come il casco e le cinture di sicurezza, facendo chiari esempi delle gravi conseguenze legate alla inottemperanza delle norme stradali da seguire durante la conduzione dei mezzi.

L’incontro è proseguito presso nel cortile antistante l’Istituto, dove gli agenti hanno mostrato i veicoli utilizzati nei servizi di Volante, dove i poliziotti dell’UPGSP di Enna e quelli del Commissariato armerino hanno mostrato le dotazioni delle auto della Polizia di Stato, nonché l’etilometro utilizzato nei servizi di prevenzione delle violazioni al Codice della Strada, rispondendo a tutte le domande poste dagli alunni.

L’evento, dunque, ha rappresentato l’occasione per focalizzare l’attenzione verso la cultura della legalità in generale, e nella circolazione stradale in particolare, da diffondere soprattutto fra i giovani, più sensibili al deprecabile fenomeno dell’illegalità stradale, spesso protagonista di infausti eventi sulle strade italiane.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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