lunedì 2 aprile 2012

Arcangelo Costa. "Chiedo un confronto pubblico tra commercianti ed amministrazione"

Piazza Armerina. "Chiedo un confronto pubblico con l'amministrazione comunale per porre fine alle vessazione che i commercianti in regola devono subire". Lo dice Arcangelo Costa, responsabile della delegazione della Confesercenti della città dei mosaici. Costa sottolinea alcuni aspetti dicendo:
"mi corre l'obligo di porre all'attenzione dell'opinione pubblica alcuni aspetti che riguardano la vita economica-commerciale della nostra collettività.

L'abusivismo fà male ai commercianti che son in regola e fa passare il messaggio d'illegalità come se chiunque potesse infrangere le regole. Il commerciante in regola – continua Costa - è stanco di subire le imposizioni da parte degli organi politici e di controllo con vessazioni quasi personali. Per questo chiediamo un confronto pubblico come avviene in tutte le democrazie sul rispetto delle regole dei diritti e dei doveri. La Confesercenti – continua Costa - inoltre si fà carico di chiedere la partecipazione dei cittadini che vogliono contribuire ad un progetto produttivo "fiera di Piazza", ed "ex mercato ortofrutticolo" come unico polo del fresco al coperto di Piazza Armerina. Voglio chiarire subito – dice ancora Costa - che ho il dovere di confrontarmi con tutti coloro che hanno un ruolo decisionale nello sviluppo, nello svolgimento e nell'applicazione delle regole vigenti del nostro sistema socio economico. Perchè ogni parte deve rispettare il suo ruolo. Spesso ciò non avviene, soprattutto quando si perde l'autorevolezza del ruolo che si deve esercitare. E mi riferisco in primis a noi sindacati, a chi fà politica ed anche agli organi addetti al controllo. Purtroppo – conclude Costa – alcune cose sono trattare in forma personalistica, alla ricerca dell'amico per risolvere i nostri problemi. I sindacati sono istituzioni che devono portare le istanze di commercianti, artigiani ed altre attività produttive promuovendo un confronto con le altre Autorità"
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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