domenica 29 aprile 2012

L'opposizione. "Camalamio dimentica che sulla perpetrazione del parco l'opposizione è stata decisiva"

Nel prendere visione del comunicato stampa del Consigliere Comunale Calamaio in ordine alla seduta consiliare del 23 u.s., che ha trattato l’ordine del giorno con proposta di perimetrazione del Parco archeologico della Villa romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei Comuni viciniori. Presa d’atto ai sensi dell’art. 20 della Legge Reg. 20/2000, è assolutamente doveroso sia politicamente sia moralmente informare la Città sul reale svolgimento dei lavori consiliari.

Preliminarmente va ricordato che senza la presenza in aula dei consiglieri comunali in opposizione all’Amministrazione Comunale del Sindaco Nigrelli, il Consiglio Comunale sarebbe saltato per mancanza del numero legale.

I consiglieri comunali sopracitati avrebbero avuto il diritto di non partecipare per protesta alla seduta, in quanto la proposta da parte della Sopraintendenza è pervenuta all’Amministrazione il 09.03.2012 e solo dopo averla portata all’esterno e discussa con associazioni e amici è stata sottoposta ai Gruppi Consiliari di maggioranza in Consiglio Comunale solamente il 18.04.2012 per comunicare che i termini “perentori” scadevano il 23.04.2012.

Ritornando al Consiglio Comunale del 23.04.2012 il Consigliere Comunale Calamaio dimentica volutamente che i citati gruppi consiliari con ampio e articolato dibattito, oltre la presenza, hanno partecipato e consentito l’approvazione della proposta, contenuta nell’articolato del regolamento delle arre A e B senza per questo manifestare all’esterno auto elogi politici che devono ascriversi solamente al senso di responsabilità civile e politica dei Consiglieri di maggioranza in Consiglio Comunale.

Infatti, l’opposizione pur avendo redatto un documento ha deciso in Aula di non presentarlo, perché si è resa conto, che la richiesta della Sopraintendenza era limitata alla richiesta di un semplice parere come previsto dall’art 20 della L.R. 20/2000 e per quella sensibilità che i sottoscritti hanno verso la produttività che non deve essere impeditiva alla crescita e allo sviluppo di tutte le realtà presenti in un territorio abbiamo votato contro l’art.19 dell’articolato della zona “C”.

Se questo è il nuovo metodo di fare politica al termine di un atto, fare proclami, mancando dei principi di verità, degli antefatti e di tutte le situazioni, il Consigliere Calamaio continua nell’azione intrapresa dal Sindaco, sin dal suo insediamento, di chiusura verso la minoranza, oggi maggioranza in Consiglio Comunale, di non aver voluto interpretare il ruolo che la legge gli attribuisce, non avendo mai concertato un atto prima di sottoporlo al consiglio Comunale e invocando il voto favorevole quando la sua stessa parte politica le vota contro o abbandona l’aula.

Chiediamo al Consigliere Comunale Calamaio perché non porta a conoscenza della città, il voto contrario alla proposta del Consigliere Adamo, di un Consigliere del suo stesso gruppo politico senza dare una valida motivazione.

Tanto evidenzia il costante malessere del P.D. e l’insensibilità dell’Amministrazione di correlarsi con le forze consiliari quando seri problemi della Città lo richiedano: il recente passato riguardante la “permuta dell’area commerciale” docet.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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