Giovedì 3 maggio ho ricevuto due lettere di minacce, relative alle mie denunce sulla presenza di collusioni e infiltrazioni mafiose all’interno del porto di Palermo.
So bene che Cosa nostra mi ha condannato a morte, ma nessuna minaccia mi farà fare un solo passo indietro perché la lotta alla mafia è il presupposto indispensabile per creare le condizioni di legalità e sviluppo. Continuerò a fare la mia parte al fianco di chi si trova in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata e a sostenere con forza e determinazione il lavoro prezioso svolto dalla Prefettura, dalla Procura e dall’Autorità portuale.
I lavoratori onesti delle società, oggi in amministrazione giudiziaria, che gestiscono i servizi all’interno dell’area portuale non hanno nulla da temere perché saranno colpiti solo i collusi.
Giuseppe Lumia