lunedì 23 luglio 2012

solito italianucolo ..se a bene è merito suo ,se va male colpa degli altri ..ma va ,,va,,,

Lo spread si assesta a 515 punti, tonfo in Piazza Affari. Monti in Russia: "La causa sono i dubbi sullo scudo Ue" Commenta Giornata di alta tensione sui mercati, con le borse europee che perdono terreno e lo spread che raggiunge livelli record. In particolare Milano è apparsa sotto attacco, assieme a Madrid, arrivando a perdere più del 5 per cento prima di recuperare parzialmente, anche a seguito dell'annuncio della Consob che ha reintrodotto il divieto di vendite allo scoperto.
Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si è avvicinato a 530 punti per poi segnare un lieve calo e assestarsi a 515 punti base, dopo che la Germania ha venduto per la prima volta titoli a un anno con tasso negativo (-0,054%) e forte domanda. Il rendimento del Btp a 10 anni è al 6,34%. Il divario Spagna-Germania è a 635 punti con il tasso dei Bonos che scivola poco sotto il 7,50% (7,48%). Soffre anche l'euro, sceso provvisoriamente sotto la soglia psicologica di 1,21 dollari. Tonfo di Piazza Affari in apertura con il Ftse Mib che subito perde il 2% e peggiora ulteriormente cedendo il 2,7%, dato poi confermato in chiusura. Perde l'1,5% Londra, Francoforte arretra dell'1,4% e Parigi dell'1,7%. Male anche l'Asia con Tokyo che chiude in flessione dell'1,86% e tocca il livello più basso da sei settimane a questa parte. Male anche Seul che lascia sul terreno l'1,84%. Le cose non vanno meglio in Cina dove Hong Kong viaggia in ribasso del 3% e Shanghai dell'1,26%. Monti: "Lo spread non dipende dal Paese ma dai dubbi sullo scudo Ue" - Intanto il premier Monti continua a rilasciare dichiarazioni all'ombra del Cremlino. Il "grande nervosismo" sui mercati e sullo spread "ha poco a che fare con i problemi specifici dell'Italia", ma piuttosto dipende dalle "notizie, dichiarazioni e indiscrezioni sull'applicazione" delle decisioni prese dal vertice Ue di fine giugno e dovrebbero "essere implementate senza rumore e in tempi brevi", ha detto il premier. Paole pronunciate mentre si trova a Soci in Russia, dopo aver chiarito di non ritenere necessario un vertice europeo straordinario perché nell'ultimo summit si sono fatti "rilevanti passi avanti". "Puntare sull'economia reale" - “Il momento per l’Europa è difficile, bisogna puntare sull’economia reale”, ha detto ancora il presidente del Consiglio. "Proprio la situazione difficile nella quale versa l'Europa e in particolare l'eurozona é per noi motivo in più per cercare rapporti solidi nell'economia reale, industriale e commerciale; e quindi la Russia da questo punto di vista è un punto di ancoraggio di grande importanza strategica", sostiene Monti nell'incontro con il presidente russo Vladimir Putin in corso a Soci. Sale il debito, record per quello italiano - Continua a salire il debito pubblico nell'eurozona. Secondo i dati diffusi da Eurostat, nel primo trimestre ha raggiunto l'88,2% del pil contro l'87,3% di fine 2011. Anche in Italia debito in aumento al 123,3%, secondo solo alla Grecia (132,4%) e tocca un nuovo picco storico dal '95 quando raggiunse il 120,9%. Era al 120,1% a fine 2011. Debito in aumento anche nei 27, dove è passato dall'82,5% dell'ultimo trimestre dell'anno scorso all'83,4% dei primi tre mesi di quest'anno. I prestiti effettuati a favore di Grecia, Irlanda e Portogallo hanno pesato per circa la metà dell'aumento del debito complessivo dell'eurozona (pari a +0,9%), passando dallo 0,7% di fine 2011 all'1,2%. Per l'Italia, il cui debito è aumentato del 3,2% da un trimestre all'altro, i prestiti sono pari all'1,3%. Dopo Grecia e Italia, terzo debito più grande, in rapporto al Pil, é quello del Portogallo (111,7%) seguito dall'Irlanda (108,5%), dal Belgio (che supera la soglia psicologica del 100% arrivando al 101,8%). I Paesi meno indebitati sono invece l'Estonia, con appena il 6,6%, la Bulgaria (16,7%) e il Lussemburgo (20,9%). Nel complesso il debito è aumentato in 21 Paesi Ue su 27 ed è diminuito solo in sei. Il rapporto debito-pil tra l'ultimo trimestre 2011 e il primo del 2012 è cresciuto di più in Lituania (+4,0%), Portogallo (+3,8%), Spagna (+3,7%) e Belgio (+3,6%). I tagli maggiori, invece, sono stati in Grecia, dove grazie al programma di assistenza finanziaria e all'haircut sui bond è sceso del 33,0%. "Per la Spagna non sarà necessario salvataggio Ue" - Per la Spagna non sarà necessario "nessun salvataggio integrale" da parte dell'Ue. Lo ha ribadito il ministro dell' Economia spagnolo, Luis de Guindos oggi davanti ai deputati a cui ha spiegato i dettagli del prestito di 30 miliardi di euro concesso dall' Eurogruppo per ricapitalizzare il settore bancario spagnolo. Il prestito, le cui condizioni sono sancite dal Memorandum d' Intesa firmato venerdì scorso, "non impone esigenze macroeconomiche per la Spagna", ha detto De Guindos, oltre a quelle che il governo già si era impegnato a portare a termine. Il prestito si potrà prolungare fino 15 anni con un tasso di interesse "inferiore al 3%", "condizione favorevole" all' economia iberica, ha ribadito. Anche se peserà sul debito pubblico spagnolo, "l'aiuto europeo aiuterà a completare la ristrutturazione finanziaria che abbiamo messo in moto" grazie a "negoziazioni per ricevere gli aiuti che sono state un successo non solo per la Spagna, ma per tutta la zona euro", ha sostenuto De Guindos. Ue: la Grecia non deve uscire dall'Eurozona - La Grecia "deve restare nell'Eurozona". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue dopo le notizie comparse sulla stampa su una possibile uscita di Atene dall'euro. Il portavoce ha anche detto che Bruxelles è "fiduciosa" sulla possibilità di concedere una nuova tranche di aiuti alla Grecia, ma non prima di settembre. Euro ai minimi sullo yen dal 2000 - Per la prima volta in oltre un decennio, l'euro è sceso sotto i 95 yen a causa del nervosismo degli investitori per la crisi finanziaria che sta investendo in particolare la Spagna. A Tokyo l'euro ha toccato quota 94,94 yen, contro i 95,42 della chiusura di New York. La moneta europea è scesa anche rispetto al dollaro, toccando 1,2119 dollari contro 1,2152 dollari di venerdì, il livello più basso degli ultimi due anni.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI