COMUNICATO STAMPA
L’Assessore
regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità commissaria il Comune di
Piazza Armerina per obbligarlo ad aderire all’ATo rifiuti di Enna.
Si è insediato
nella sede municipale di Atrio Fundrò mercoledì 26 settembre il dott. Eugenio
Amato, attuale commissario dell’ATO Ennaeuno, nominato dall’Assessore regionale
Claudio Torrisi per deliberare, in sostituzione del Consiglio comunale,
l’adesione alla SRR (la società che sostituisce gli ATO) di Enna anziché a
quella di Caltanissetta sud come aveva deciso unanimemente il Consiglio
comunale.
“Un atto
illegittimo al quale ci opporremo con un ricorso al TAR. Non siamo disponibili
ad accettare diktat da una Regione in fallimento politico ed economico, che sta
affossando tutti i comuni siciliani.” Questo il commento a caldo del sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli che, nei giorni scorsi, aveva avuto telefonate di fuoco
con i dirigenti del Dipartimento dei rifiuti e, perfino, con il presidente
dell’ANCI Sicilia.
“I singoli comuni […] entro trenta giorni […] possono richiedere il
passaggio ad un diverso ATO”. Inizia così il terzo comma dell’art. 5 della
legge regionale 9/2010, ossia la legge che stabilisce organizzazione, modalità
e tempi della gestione dei rifiuti in Sicilia. Sulla base di questa norma il
comune di Piazza Armerina ha chiesto al Dipartimento regionale dell’acqua e dei
rifiuti il passaggio dall’ATO di Enna (si chiamerà ATO 6 Enna) all’ATO di Caltanissetta
provincia Sud (ATO 12).
“Il motivo della proposta che il
Consiglio comunale ha unanimemente condiviso è sotto gli occhi di tutti: ogni
cittadino piazzese può testimoniare delle performances
dell’ATO ennese in materia di gestione dei rifiuti. A stento, e grazie a un
impegno finanziario onerosissimo e costante del Comune, si riesce a garantire
raccolta e parziale spazzamento delle strade. Nessuna capacità di progetto,
nessuna possibilità, date le gravissime condizioni societarie, di raggiungere
livelli di servizio pari a quelli medi che si erogano in Italia”, spiega il Sindaco.
L’ATO 12 è invece tra i pochi
Ambiti dei quali una recente deliberazione della Corte dei Conti ha
sostanzialmente dato un giudizio positivo: incoraggianti percentuali di
raccolta differenziata, bilancio sano (addirittura in attivo!), pochi dipendenti e progetti di miglioramento in
dirittura d’arrivo. Si potrebbe anche definire “virtuoso” l’ATO ambiente CL2,
che assumerà il nome di ATO 12 – Caltanissetta provincia Sud – appena i
meccanismi lenti e rugginosi della riforma degli Ambiti Territoriali Ottimali
inizieranno a ruotare.
Nell’esclusivo interesse dei
cittadini e del bilancio del Comune, dunque, il consiglio comunale piazzese,
con voto sostanzialmente unanime (per esattezza: nessun voto contrario e un
solo astenuto, ma si tratta del Presidente del consiglio) ha approvato
l’adesione alla SRR di Caltanissetta sud con la deliberazione 65 del 6 agosto
scorso.
Il documento deliberativo è stato
inviato, entro i termini di legge, a Palermo, allegato alla richiesta di
passaggio all’ATO 12, per essere sottoposto al giudizio del competente ufficio
regionale.
L’11 settembre (data
evidentemente infausta), per tutta risposta, giunge invece una diffida ad
aderire ugualmente all’ATO ennese, pena il commissariamento del consiglio
comunale, alla quale il Sindaco ha risposto con una dura nota nella quale ha
contestato merito e metodo della nota. “Noi abbiamo rispettato la legge –
continua il sindaco, mentre la Regione si inventa una procedura che non è
stabilita in nessun atto normativo, neppure in una circolare. Secondo il
Dipartimento Piazza dovrebbe intanto aderire alla SRR di Enna, poi, entro 180
giorni, la Regione approverebbe il passaggio e, solo dopo allora, si potrebbe
aderire alla SRR Caltanissetta sud. La legge non dice questo. Non capisco,
inoltre, perché la Regione dovrebbe aspettare 180 giorni. Non ha il potere di
cancellare una decisione di un Consiglio comunale nell’interesse della
comunità. Chi pagherebbe i maggiori costi a carico di Piazza: l’assessore o il
Direttore del Dipartimento o il Commissario?”
Il dott. Amato ha già inoltrato
una diffida al Consiglio comunale di deliberare, entro TRE giorni, l’adesione
all’ATO6 – Enna e, forse, vorrà revocare la delibera n. 65, in modo che della
richiesta di entrare nell’ATO 12 si possa parlere più avanti – così garantisce la
lettera ufficiale dell’Assessore all’energia e ai servizi di pubblica utilità –
quando saranno definite le linee attuative per l’esame delle richieste di
passaggio dei singoli comuni.
Nel frattempo il comune di Piazza
Armerina avrà, presumibilmente, siglato atto costitutivo e statuto dell’ATO 6
di Enna, e impegnato il comune in una società con scadenza il 31 dicembre 2030.
Insomma, le conseguenze legali e finanziarie dell’adesione ad ATO 6 rischiano
di essere tanto definitive da “suggerire” al Dipartimento regionale di
rigettare la richiesta di adesione ad ATO 12. Oppure al comune di Piazza
Armerina di lasciar perdere. Tutto in barba al diritto sancito dalla norma citata
nel periodo di apertura.
“Se l’assessore
vuole accelerare la costituzione delle SRR non ha che una sola strada –
conclude il Sindaco. Scrivere già lunedì al Comune di Piazza che il transito
all’ATO 12 è approvato, senza aspettare gli inutili 180 giorni. La sospensiva
che chiederemo al TAR e l’annullamento degli atti conseguente, in caso
contrario, restituirà al Consiglio Comunale e all’intera Città il potere di
decidere il suo futuro contro la Regione che, una volta di più, si rivela una
matrigia e non una mamma.”