Comunicato stampa
Complessivamente nel bilancio è
stato necessario recuperare circa 4 milioni di euro. I minori trasferimenti da
parte dello Stato rispetto al 2010 ammontano, infatti a circa 1,2 milioni cui
occorrre aggiungere il mancato introito dell’accisa sull’energia elettrica
abrogata per legge dall’1 aprile e che portava alle casse comunali circa 550
mila euro. La chiusura della discarica di Cozzo Vuturo ha implicato un
immediato aumento dei costi di smaltimento di rifiuti di 900 mila euro per il
2012, mentre, non esssendo ancora stati determinati ufficialmente, sono
previsti minori trasferimenti dala Regione per 300 mila euro.
In totale dunque, quasi 3 milioni di
euro di minori somme a disposizione alle quali occorre aggiungere 1 milione di
euro che è l’obiettivo del Patto di Stabilità. Questo vuol dire che, per
mantenere gli impegni internazionali dello Stato in termini di riduzione del
debito pubblico, il Comune di Piazza deve avere un saldo netto nell’anno di 1
milione come differenza tra incassi e spese. Sono dunque soldi che, pur essendo
nelle casse comunali, non possono essere spesi.
La TIA non viene modificata in
attesa del nuovo piano industriale dell’ATO CL12 cui il Comune ha chiesto di
aderire, mentre viene istituita l’IMU e aumentata l’addizionale IRPEF.
Per l’IRPEF la Giunta ha deciso di
proporre al Consiglio comunale un sistema progressivo
REDDITO IMPONIBILE
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ALIQUOTA
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fino a 15.000 euro
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0%
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oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
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0,65%
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oltre 28.000 e fino a 55.000 euro
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0,70%
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oltre 55.000 e fino a 75.000 euro
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0,79%
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oltre 75.000 euro
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0,80%
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In questo modo vengono salvaguardati
i redditi più bassi: tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 15 mila euro
non pagheranno alcuna addizionale. Si tratta di 2818 contribuenti su un totale
di 7837, pari al 36%. 2711 contribuenti pagheranno una aliquota del 6,5 per
mille; 2028 pagheranno il 7 per mille; 162 il 7,9 per mille e i 118 più ricchi
della città pagheranno l’8 per mille.
Il gettito previsto dall’addizionale
IRPEF è di circa 900 mila euro.
Per quanto riguarda l’IMU la
delibera relativa approvata dalla Giunta prevede:
per la prima casa un’aliquota del 4
per mille (modificando la precedente delibera di Giunta adottata nel febbraio
2012 che prevdeva un’aliquota del 2 per mille);
per la seconda casa un’aliquota 9,60
per mille;
per i fabbricati concessi in uso
gratuito ai parenti in linea retta o collaterale fino al 2° grado di parentela
(genitori, figli, fratelli e nipoti), un’aliquota ridotta dal 7,60 per mille al
4,60 per mille;
per i fabbricati e gli immobili
adibiti a nuove iniziative produttive ricadenti nel “centro storico”, per un quinquennio a far data dalla denuncia
dell’iniziativa, un’aliquota ridotta dal 7,60 al 4,60 per mille;
per i fabbricati costruiti e
destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale
destinazione e non siano in ogni caso locati, e, comunque, per un periodo non
superiore a tre anni dall’ultimazione dei lavori, un’aliquota ridotta dal 7,60
al 4,60 per mille.
In questo nodo si mantiene
l’aliquota minima per la prima casa, si aumenta quella sulla seconda casa “vera”,
mentre si abbatte al massimo consentito l’aliquota per la casa che viene data
in comodatao gratutio a fili o altri parenti, abitudine molto diffusa dalle
nostre parti. Infine, si da un forte segnale alle attività produttive,
agevolando quelle che intendono insediarsi nel centro storico e le imprese di
costruzione con la riduzione al massimo consentito dell’aliquota.
Il gettito previsto è di circa 900
mila euro.
Consistenti i risparmi realizzati
nella gestione corrente.
La previsione 2012 rispetto
all’assestato del 2011 è di 3,5 milioni in meno di spesa corrente. Di questi,
2,3 milioni sono relativi a operazioni di riordino delle poste relative alla
raccolta dei rifiuti, quindi il risparmio reale è di circa 1,200 milioni di
euro.
Le tre funzioni in cui sono stati
effettuati i maggiori risparmi sono:
funzioni generali di amministrazione
dove si sono risparmiati circa 600 mila euro
servizi sociali dove si sono
risparmiati circa 325 mila euro senza ridurre i servizi, ma con modernizzazioni
e ottimizzazioni
politiche culturali e per il turismo
dove si sono riparmiati oltre 160 mila euro.
In controtendenza le funzioni dello
sport e della polizia locale che vengono aumentate di oltre il 10%.
Già nel 2011 le spese erano state
riportate sotto la media degli utlimi 5 anni, quelle del 2012 rappresentano una
ulteriore, significativa riduzione.
In ultima analisi l’addizionale
IRPEF e l’IMU servono a compensare i minori trafserimenti di Stato e Regione e
in parte non verranno spese per garantire il Patto di stabilità, mentre i
risparmi effettuati consentono di non scaricare sui cittadini i costi della
discarica, cioè di non aumentare la TIA in attesa del nuovo progetto di racolta
dei rifiuti basato sulla differenziata e di garantire, per una parte, il patto
di stabilità creando le consizioni perché anche nei prossimi anni il Comune di
Piazza possa continuare ad avere una situazione economica e finanziaria equilibrata
nonostante la gravissima crisi della finanza pubblica italiana che sta
conducendo i Comuni verso il ruolo di esattori per conto dello Stato nel nuovo
assetto voluto dal Parlamento nazionale e dal Governo.