mercoledì 17 ottobre 2012

Incredibile ma vero. Ribilotta - vice sindaco - ha fatto tagliare un cedro di 50 anni. Per fare un favore?

L'albero di cedro fatto tagliare dall'assessore
al verde TEODORO RIBILOTTA
E' incredibile. 
Stamattina Salvo Montalto era un caimano. 
"Agostino hanno tagliato un cedro di almeno 50 anni. Dava fastidio ad una famiglia ed allora - per fargli il favore - quelli del comune lo hanno fatto tagliare. Sto andando alla forestale a fare la denunzia".
Il fatto - se confermato - ha dell'incredibile.
Pare che l'assessore al verde Teodoro Ribilotta, abbia dato mandato agli uomini del comune di tagliare un cedro di 50 anni di età e 20 metri di altezza.

Il cedro, pare, dava fastidio ad una famiglia - grande elettrice - che abita in piazza Gorizia, un piccolo slargo a cui si accede da via Filippo Guccio.
L'albero, che se ha più di 50 anni è bene culturale - pare sia stato tagliato senza nessuna autorizzazione. Godeva di ottima salute.
Praticamente da Di Prima a Ribilotta siamo passati dalla padella alla brace.
Almeno Di Prima era inesperto, ma Ribilotta con la su "spirtizza" - se è vero quello che hanno raccontato - fa clientela con l'ambiente.
E' UN ATTO GRAVISSIMO.
IL SINDACO HA DUE VIE:
1. SMENTIRE E CHIARIRE: dire motivo per cui l'albero  è stato tagliato, fornire le autorizzazioni della forestale, ecc. ecc.
2. PRENDERE RIBILOTTA E MANDARLO A CASA
Purtroppo, continua a non capire, che fino a quando sarà attorniato da gente che con la politica fa clientela non potrà mai volare ed essere sinonimo di nessun rinnovamento.


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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