mercoledì 27 febbraio 2013

La sconfitta del vincente e la vittoria del perdente.

di Luigi Russo.
Una premessa . Inverosimile. Ma vera.
In vent'anni non ho mai votato Berlusconi e , udite udite, non sono mai andato sul blog di Grillo.
Le mie quotidiane informazioni online sono Repubblica, Il Giornale , Corriere , Libero, Sole24 ore , La Sicilia e il Giornale di Sicilia.
Anch' io, come tanti, avevo previsto la grande performance di Grillo ma non avrei mai pensato che Berlusconi risalisse le posizioni in cui era sprofondato dopo le sue dimissioni e sopratutto dopo l'attacco giudiziario sulla storia di Ruby.

Era prevedibile che la coalizione di centrosinistra vincesse le elezioni con un largo margine che , al più, poteva costringerla a ricercare al Senato il sostegno di Monti con buona pace di Napolitano, dei mercati e delle Banche. Se si fosse realizzato questo scenario ieri lo spread sarebbe crollato a 240 anziché salire a 340 e il Mib avrebbe festeggiato con un rialzo del 5%.anziché con un ribasso del 4,89%.
Invece Berlusconi, che fino alla famosa condanna Mediaset, si era tenuto in disparte come un vecchio stanco della politica , dopo quella condanna che, per chi mastica appena un poco di diritto, per quello che se ne detto e scritto , appariva semplicemente "ingiusta" , Berlusconi , dicevo, invece di leccarsi la ferita, torna in campo come un leone con una irruenza e una determinazione inaspettata.
Il centrosinistra che, nel Novembre del 2011, aveva accettato il diktat di Napolitano, forse imposto dallo stesso Berlusconi che certo sarebbe letteralmente naufragato se si fossero fatte subito nuove elezioni ; il centro sinistra, dicevo, che avrebbe stravinto a mani basse un immediato ritorno alle urne, cosa aveva fatto invece: non avendo una strategia di governo, e ben sapendo, che in quella circostanza la situazione si faceva apparire disperata, accettò di sostenere Monti in una serie di provvedimenti "lacrime e sangue". Primo errore.
Voi state pensando che io parli col senno del poi ma, per opportuna conoscenza, queste cose le avevo scritto in tempi non sospetti, prima che si delineasse il percorso che ci ha portato a questo risultato elettorale.( su questo Blog "e Berlusconi vince ancora " "la svolta . sacrifici si ma equi" )
Ma c'é un errore di fondo che la Sinistra si trascina e non le consente di coinvolgere le grandi masse popolari costringendola, invece, a sonore sconfitte anche quando vince.
Fateci caso, la gente di sinistra si sente l'intellighenzia del Paese.
Loro sono gli intellettuali, quelli che non si fanno abbindolare dalle promesse improponibili dell'avversario, un avversario che merita solo disprezzo, tanto disprezzo. E' un populista, un truffatore , un corruttore , e da ultimo un impenitente puttaniere e forse magnaccia.
E si affannano a ridicolizzare questo avversario in ogni modo e con ogni mezzo e più lo prendono di mira più la pietas del popolo si concentra su questo personaggio offeso e vilipeso per ripagarlo di tanta ingiustificata acredine "personale" nel segreto delle urne.
Di recente qualcuno ha detto che gli italiani sono fieri di esprimere la loro appartenenza a sinistra.
Condivido. Si sentono qualificati, intelligenti, non sono corruttibili come il popolo del centrodestra che puntualmente ( è proprio il caso di dirlo) ci ricasca e si fa infinocchiare dalle impossibili promesse del psiconano.
Ma non é facile vincere contro un avversario che non si rispetta, di più che si disprezza. 
Secondo errore ancestrale del popolo della Sinistra.
Non riconoscere che se c'è un leader in Italia quello , sopra tutti gli altri , é Berlusconi.
E non si può smacchiarlo perché non é un giaguaro ma un leone.
Quando l'intellighenzia del Paese scenderà dal suo piedistallo dorato per trattare gli avversari con rispetto, senza quell' aria spocchiosa o sorniona di superiorità, forse potrà attrarre qualche voto in più e non vincere perdendo.
Fino ad allora, il popolo della Sinistra potrà solo pregare che il buon Dio faccia il miracolo e li liberi da una presenza ingombrante e vincente.
Una riprova: se siete di sinistra e siete arrivati alla fine della mia riflessione avete già pensato che
ho raccontato balle , che Berlusconi può convincere solo sciocchi e poveracci e , semmai, la sconfitta della sinistra ha come artefice esclusivo Grillo. Berlusconi non c'entra perché ha perso.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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