martedì 5 febbraio 2013

Primi veleni di campagna elettorale

di Giampiero Alfarini
Così ci siamo quasi. Il 21 -22 Aprile si vota per le amministrative. Le varie coalizioni, movimenti, liste civiche, partiti tradizionali stanno scaldando i motori.
Alcuni per adesso fanno pretattica preferendo non uscire allo scoperto, altri già da tempo hanno palesato la loro candidatura, altri ancora si arrovellano prefigurando scenari di inciuci e fantapolitica.
Ma qui non siamo a New York, ma a Piazza Armerina, e come recitava un tormentone degli anni ‘80, “il paese è piccolo e la gente mormora”. Mi è capitato in questi giorni di sentire in quello che è l’orecchio di Dionisio della città – Piazza Gen. Cascino – storie di vario genere.
Si va dalla denigrazione pura e semplice della persona, all’intreccio stile spy story, di alleanze con questa o quella compagine politica in danno dell’avversario, a narrazioni di imminenti compravendite di voti, agli immancabili racconti di promesse di favori e posti di lavoro.
Insomma, si respira un brutto clima.
Certo è che in questo contesto, la linea che divide la sana e doverosa critica politica dall’offesa gratuita, diventa impalpabile fino a scomparire. A farne le spese naturalmente, ci sono i cittadini che assistono impotenti a questo spettacolo e si domandano (almeno quelli che esercitano il diritto/dovere di voto con coscienza) ma dove sono i programmi per la città?
Cosa si vuole fare per il rilancio del centro storico, per il turismo, per la viabilità, per il miglioramento dei servizi sociali, per il verde pubblico, il decoro urbano, ecc.ecc.
Io ritengo (forse ingenuamente) che siano questi gli argomenti da affrontare in una competizione elettorale e mi permetto di lanciare la proposta di un incontro – magari nel mese di Marzo – tra i candidati a Sindaco che abbia ad oggetto le proposte amministrative di ciascuno di loro. In
ogni caso, l’auspicio è quello di una sfida leale come si fa nel rugby. 

Ci si riempie di mazzate, ma poi ci si stringe la mano e si beve una
birra insieme!


Buona campagna elettorale a tutti.


Giampiero Alfarini

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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