giovedì 25 aprile 2013

25 aprile. L'intervento di Bascetta

Cittadini, lavoratori, studenti, oggi ricordiamo il 25 aprile come giornata di liberazione contro l’oblio e la negligenza di chi vuole cercare di dimenticare le malefatte e i crimini della dittatura fascista . Il 25 aprile rappresenta il primo giorno di libertà di un popolo umiliato e offeso dalla follia e dall’oppressione della dittatura fascista. Il 25 aprile è anche la ricorrenza del primo grande sciopero generale della storia italiana contro la barbarie fascista e contro lo sfruttamento dei lavoratori.

Noi, giovani generazioni abbiamo il dovere di non dimenticare e di ricordare, in ogni occasione, il valore e il senso di quella lotta, della Resistenza, per rispetto della memoria di tutti quei milioni di esseri umani che sono state vittime degli orrori e della follia omicida di nazisti e fascisti. Fu il popolo italiano, quello fatto di intellettuali, operai, contadini, uomini e donne, a scrivere le pagine più belle e più vere della nostra storia.

Ricordiamo le donne, gli uomini, i soldati e i lavoratori che, braccati e affamati, scelsero la strada più difficile: quella del rischio, della lotta e del sacrificio!..Già nella mente e nel cuore dei resistenti era configurata la patria ideale, quella della solidarietà, del lavoro, della libertà dei diritti, dell’ uguaglianza, della pace e del ripudio di ogni guerra e di ogni sorta di nazifascismo.

Ricordare la resistenza, oggi, vuol dire rinnovare il nostro impegno di lottare per l’affermazione dei diritti e dei doveri sanciti dalla Carta Costituzionale Repubblicana che da quella lotta di liberazione è sorta. Vuol dire non dimenticare il martirio di quei soldati mandati al macello su ogni fronte, che dopo l’8 settembre, sbandati, abbandonati dalla vigliaccheria di un regime in disfacimento furono abbandonati al loro destino da un dittatore vigliacco e da una monarchia codarda. Vuol dire ricordare le passioni e le sofferenze dei 630.000 militari fatti prigionieri dai nazisti, deportati nei lager.

Non possiamo scordare le migliaia di vittime inermi de follia omicida e criminale dei nazifascismi. Non possiamo scordare i villaggi bruciati, le case distrutte, i cadaveri insepolti, i giovani impiccati ai lampioni delle piazze. Non possiamo dimenticare le deportazioni degli ebrei. Dimenticare non si può!..Dimenticare non si deve!…Se riusciremo a non dimenticare, il 25 aprile resta ancora non solo la data storica del riscatto nazionale dalla vergogna del fascismo, ma anche la rivelazione di un’anima piena di coraggio e di dignità, di volontà di riscatto di un popolo intero.

Luigi Bascetta

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI