martedì 7 maggio 2013
I 40 anni della Fidapa. La presidenza di Anna Di Rosa
Sarebbe troppo lungo elencare tutte le attività del biennio; mi limito a ricordare l’organizzazione e la realizzazione, insieme alle Sezioni in provincia di Enna (7) e Caltanissetta (4) più Caltagirone, di tre Convegni interprovinciali (sull’Imprenditoria femminile, sui Beni Culturali, sulla Donna del Mediterraneo), alla presenza di numerose autorità distrettuali e nazionali e di qualificati relatori, al fine di sviluppare in quegli incontri il tema nazionale “Donne e lavoro: tutela dei Beni Culturali, formazione e prospettive occupazionali”.
Fino a quel momento erano visibili e riconoscibili solo il Distretto Orientale ed Occidentale; grazie all’impegno e al lavoro corale delle 12 Sezioni della Sicilia Centrale si enucleava un’altra identità ben definita e in grado di competere paritariamente con le altre.
Sempre nell’ottica di sviluppare il tema nazionale e promuovere e valorizzare la città e il territorio, furono concepiti e realizzati tre importanti progetti: “Cortili e Balconi fioriti”, “Mostra di Presepi”, “Suoni e Luci alla Villa Romana del Casale”.
La prima edizione della manifestazione “Cortili e Balconi fioriti”, grazie alla lungimiranza del Prof. Vittorio Malfa, allora assessore ai BBCC ed alla PI che condivise l’idea e patrocinò l’iniziativa, vide la luce in una splendida Domenica del Maggio ‘96: fu una sorpresa passeggiare nel centro storico sgombro di automezzi e “vestito a festa”, addobbato di fiori, arricchito con mostre ed esposizioni di vario genere, infiorato con un tappeto di petali nel quale erano stati sapientemente rappresentati da artisti di Noto monumenti antichi, scene della Villa Romana, lo stemma della Città. Per l’organizzazione dell’evento furono coinvolti in primis i 5 Clubs service ( Fidapa, Lions, Rotary, Hinner, Kiwanis), che versarono un congruo contributo per i premi destinati alla categoria “Cortili” ed alla categoria “Balconi” e poi le Scuole, i Quartieri, i Commercianti ed i Privati, nonché Espositori ed Artisti del posto insieme ad altri provenienti da tutta la Sicilia.
Nell’immaginario collettivo la prima edizione è rimasta la più bella e la più riuscita: fu scelto di privilegiare l’aspetto culturale e turistico dell’avvenimento; si pensò di sperimentare un metodo innovativo ed educativo, connotato da un lato dalla possibilità di coinvolgere la popolazione locale nel processo di governo del territorio, di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto del verde pubblico, alla cura delle piante, all’addobbo floreale, dall’altro di pubblicizzare i beni e le risorse della città in tutto il territorio nazionale, attraverso la rete di sezioni che i club possedevano e possiedono; si introdusse nel panorama delle feste e delle tradizioni autoctone una manifestazione non specificatamente locale, ma assimilabile ad altri eventi esistenti nel territorio provinciale, regionale e nazionale ( Nicosia in Fiore, Infiorata di Noto, di Genzano, di Fabriano, di Spello ecc..), che avrebbe potuto creare legami di amicizia e scambi culturali duraturi.
Per più di dieci anni le varie amministrazioni hanno contribuito a mantenere in vita un appuntamento, gradito a tutta la cittadinanza ed in particolare agli abitanti del Centro storico, coinvolti direttamente nella realizzazione dell’evento.
La Mostra di Presepi ci spinse a far riaprire al culto la Chiesa di Fundrò, chiusa da circa un ventennio dopo alcuni lavori di restauro. “Le pie donne”, come fummo soprannominate da padre Calcagno (allora responsabile della Chiesa), si diedero da fare per togliere i calcinacci che ingombravano gran parte della navata, per rimettere al loro posto gli arredi, per ripulire e restaurare delle parti mancanti il maestoso lampadario, sospeso ad una notevole altezza, per fare arrivare da vari centri dell’isola splendidi pezzi per la mostra, per coinvolgere Scuole, Associazioni, Parrocchie e Privati, che parteciparono con altre mostre allestite in tutta la città. Anche questa manifestazione assunse per qualche tempo cadenza annuale, ripetendo ad ogni Natale rituali già noti o proponendo eventi nuovi e sorprendenti.
Lo spettacolo di “Suoni e Luci”, che proprio in questi giorni sarà attivato per un gruppo di ospiti stranieri (la Presidente BPW International Freda Miriklis e le Past Livia Ricci, Tulikki Jussela, Antoinette Ruegg, Liz Beham; la Presidente della BPW Turkia Arzu Oziol, la Presidente della Commissione Unesco C. Tsitsikosta, la Coordinatrice europea Sabine Schmelzer, la Presidente Nazionale Fidapa avv. Eufemia Ippolito) e per le Socie e le Autorità Fidapa della Sicilia Centrale, oltre che per la nostra Sezione, è rimasto in fondo ad un cassetto per circa un ventennio. L’idea nacque durante una visita serale nel tempio di Karnak a Luxor, dove lo show di “Sound and light” offrì a noi, stupiti spettatori, una narrazione (accompagnata da giochi di laser e luci) della storia e delle eroiche gesta di personaggi dell’antico Egitto, che in qualche modo avevano avuto contatti con quel luogo sacro. Se veniva realizzato nel deserto, perché non pensare di poter fare altrettanto nel nostro sito archeologico, rinomato in tutto il mondo e patrimonio dell’UNESCO? Con questo spirito iniziò un’intensa collaborazione tra la nostra Sezione Fidapa e la sua Fondazione, il Comune, la Soprintendenza, la Provincia, l’Istituto Tecnico Industriale, la Luxor.
Il Cd, i cui testi letterari furono scelti e armonizzati dai due docenti del Liceo Classico, Franca Miroddi, nostra Past presidente, e Vittorio Malfa, marito della socia Valeria Mendolia, collaborati dalle Past Francesca Marletta, Mirella Calcagno, Agata Caruso, Giusy Chiappetta, contiene brani classici tratti dalle opere di autori greci e latini, individuati e utilizzati per la loro attinenza con i miti raccontati nei pavimenti a mosaico della Villa, insieme ad episodi tratti dalla vita quotidiana dei ricchi romani, che in ville come la nostra trascorrevano i loro periodi di otium. Questo prodotto a noi tanto caro è stato consegnato, in occasione del Quarantennale, al Dott. Guido Meli con l’auspicio che possa essere utilizzato nelle visite notturne alla Villa del Casale, così come era stato pensato, per suscitare nei visitatori la sensazione incantevole di avere rivissuto per un’ora i fasti dell’età tardoimperiale e ingenerare il desiderio di tornare o di consigliare ad altri l’esperienza.
Dopo il biennio di presidenza in Sezione, con altri ruoli distrettuali e nazionali (Proselitista dal ’97 al ’99 - Coordinatrice delle Commissioni Nazionali nei rapporti con la Fondazione dal ’99 al 2001 - Presidente del Distretto 2001/03 - Revisore Nazionale dei Conti 2003/05 e Segretaria nazionale 2005/07), ho contribuito a rafforzare, dentro e fuori i confini associativi, l’immagine di una Federazione costituita da donne motivate, competenti ed impegnate nell’espletamento delle loro funzioni, corrette nel comportamento e rispettose delle regole che democraticamente ci siamo date, pragmatiche nel realizzare progetti di indiscussa valenza sociale e culturale, determinate nell’essere propositive verso le Istituzioni e gli Enti Locali, consapevoli dell’efficacia del lavoro corale, che esalta in forma esponenziale l’impegno di tutte, nella considerazione che gli incarichi non sono un privilegio, ma un servizio da svolgere in maniera democratica, in un’associazione libera da condizionamenti e vocata alla crescita dell’Universo femminile.
In rappresentanza della FIDAPA, da Vicepresidente della Commissione PPOO della Provincia di Enna (2003/08) e da Presidente (2008 ad oggi), ho continuato a svolgere il mio impegno di volontariato in favore delle Donne e del Territorio da un osservatorio privilegiato e costruttivo, e continuerò da Consigliera nel CDA della Fondazione Nazionale Onlus, dove sono stata eletta nella seduta di Domenica 5 Maggio u.s.
Anna Maria Di Rosa Placa – VIII Presidente della Sezione di Piazza Armerina
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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