di Fabiola Pellizzone
L’anno 2012, così come quello corrente, è stato
un anno molto difficile per numerose famiglie del territorio diocesano. La
crisi economica che da tempo attanaglia l’Italia colpisce ancora più gravemente
il sud e la Sicilia e, come prevedibile, le fasce più deboli della popolazione,
che già da tempo soffrono di disagi di varia natura, soprattutto nell’entroterra
e nei paesi della nostra Diocesi.
La
Caritas diocesana, nel suo costante impegno di assistenza, di accompagnamento e
di prossimità, ha cercato di affrontare i bisogni delle persone e delle
famiglie con diversi interventi e iniziative che vengono portati a conoscenza della
comunità.
Primi tra tutti sono stati gli interventi di
lotta alle vecchie e nuove povertà che hanno visto come destinatari diretti
numerose famiglie del territorio diocesano che per motivi di lavoro, di salute,
di giustizia o familiari non sono riusciti a sostenere spese ordinarie e
straordinarie relative al sostentamento della famiglia.
Tanto è
stato fatto in termini di ascolto, di promozione umana e di accompagnamento
sociale delle persone in difficoltà che sono state sostenute nel loro bisogno e
orientate verso i servizi e le opportunità del territorio. Di fronte alle
numerose richieste di aiuto pervenute, è stato necessario rafforzare il lavoro
di rete e le relazioni con le Caritas parrocchiali e con i servizi sociali dei
territori di appartenenza, al fine di portare alla luce situazioni
particolarmente problematiche e, al contempo, di mettere in atto interventi più
efficaci e integrati.
Nel
complesso, a livello parrocchiale e diocesano, sono state ascoltate oltre 3000 famiglie
e aiutate 500 persone con 2.611 interventi relativi principalmente alle utenze
domestiche, agli alimenti per la famiglia e per i neonati, affitti, acquisto
farmaci e altri beni di prima necessità. Particolare attenzione è stata rivolta
alle famiglie numerose, alle donne con figli minori a carico e a famiglie con
problemi di giustizia.
Molte famiglie in temporanea difficoltà hanno
usufruito anche del microcredito regionale che ha facilitato l’accesso al
credito per sostenere spese relative a varie necessità familiari. All’erogazione
del microcredito è stato associato un percorso di accompagnamento relativo alla
restituzione del prestito in una prospettiva di responsabilità e di promozione
umana. Nello specifico su tutto il territorio diocesano sono state istruite 37
pratiche delle quali 20 sono state approvate ed erogate, 15 sono state
declinate, mentre 2 sono in attesa di essere valutate dalla banca.
In merito
al forte indebitamento delle famiglie, in alcuni casi sono emerse dall’ascolto
problematiche relative all’usura, pertanto è stato necessario attivare contatti
con centri e fondazioni regionali che si occupano del problema.
Grazie al progetto
Policoro molti giovani, e meno giovani, si sono avvicinati al mondo Caritas per
essere sostenuti e accompagnati nel loro percorso di inserimento lavorativo. In
particolare, sono stati seguiti nella ricerca del lavoro, nella compilazione di
curriculum, così come nella creazione di un lavoro autonomo e nella
realizzazione di una propria idea imprenditoriale. In particolare, 15 persone
hanno iniziato un percorso di accompagnamento con l’animatrice di comunità, tra
queste 4 persone hanno avviato le pratiche per la costituzione di impresa. Tanti
sono stati anche gli incontri di sensibilizzazione sul tema del lavoro
giovanile nelle parrocchie e nelle scuole del territorio diocesano,
particolarmente significativo è stato l’incontro dal titolo “Giovani e Lavoro”
dove hanno partecipato un centinaio di giovani. Considerate le grandi
difficoltà che hanno i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro, ormai sempre
più precario, è maturata la volontà di istituire presso una banca un fondo di
rotazione diocesano destinato ai giovani e alle
persone che vogliono creare una propria attività imprenditoriale. Pertanto, la
raccolta dell’Avvento per l’anno 2012 è stata destinata a questa iniziativa.
Notevole è stato
l’impegno della Caritas nelle sue varie attività di animazione del territorio e
di promozione umana. L’èquipe diocesana ha fatto propri i principi della
prossimità e dell’accompagnamento sociale quali strumenti di carità cristiana
che permettono di camminare insieme alle persone in difficoltà lungo un
percorso, talvolta tortuoso, ma anche ricco di calore umano, di attenzioni, di
fede e portatore di speranza.