lunedì 24 giugno 2013

Pentetvi!



Confessione.jpgCi sono sette televisioni nazionali. Tre sono pubbliche, ma in mano ai partiti. Tre di Berlusconi. Una di Cairo, ex dipendente di Berlusconi. Ogni giorno diffamano il M5S. Primo movimento nazionale, primo in 50 province alle ultime elezioni, mentre il pdmenoelle è risultato primo in 40 province, la Lega in una sola. Primo e per questo nemico da abbattere. L'Italia è 69sima nel mondo per libertà di informazione, preceduta da Paesi africani o asiatici che trattiamo con sufficienza, ma che sono in grado di darci lezioni di democrazia.
La responsabilità di questa situazione gravissima che impedisce ai cittadini di accedere alla verità e quindi di decidere, giudicare, partecipare alla vita del Paese è delle Sette Sorelle. Nessuno può affermare il contrario, nessun responsabile di rete, nessun conduttore, nessun giornalista. Non tutti però sono uguali, qualcuno vive questa situazione come un fardello, un prezzo da pagare. Mi appello a questi giornalisti. Pentitevi. Fate outing e spiegate in diretta che siete costretti a occultare, tagliare, schernire per salvare il vostro posto di lavoro e, insieme, la visibilità, le relazioni "importanti". Fate un atto di coraggio. Persino la mafia ha avuto il fenomeno del pentitismo, perché non l'informazione? Vi forniremo un'altra identità. Avrete un programma di protezione e sarete inseriti in una "white list", celebrati come "Giornalisti della Terza Repubblica". Sono necessari un Buscetta, un Contorno, un Mutolo, un Mannoia dell'informazione. Vespa, Floris, Formigli, Berlinguer e tutti gli altri dentro quella scatola, avete un'occasione per riscattarvi, non perdetela. Agonizzanti in un letto, fra molti anni da oggi, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni della vostra vita a partire da adesso, per avere un'altra occasione, soltanto un'altra occasione per dimostrare la vostra dignità? Voi siete delle pedine, forse inconsapevoli, di una dittatura che non usa le pallottole, ma la denigrazione, la diffamazione, per la distruzione mediatica dell'avversario. Voi non siete la testa del serpente, ma le sue squame, la sua pelle che cambierà come si cambierebbe un vestito. Pentitevi. Ve ne saremo riconoscenti. Un conduttore di telegiornale in prima serata che guardasse schifato il foglio di fronte a sé esclamando "Io questa merda non la dico!" cambierebbe l'Italia. Pentitevi, vi perdoneremo anche se siete fuori tempo massimo da un pezzo.
font:http://www.beppegrillo.it/

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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