La mancanza dei bagni pubblici a Piazza Armerina è un annoso problema che tutte le Amministrazioni si sono sempre ritrovate quale incombenza da risolvere.
Chi più chi meno ha cercato di dare una soluzione al problema, lasciando sempre e comunque i cittadini insoddisfatti.
Al momento la città dispone di un solo bagno pubblico, quello di via Cavour, peraltro aperto solo mezza giornata, e così la città sopporta le necessità di turisti, pendolari e residenti grazie ai gestori dei locali pubblici.
A farne le spese soprattutto sono i vicoli del centro storico che diventano latrine a cielo aperto e il cortile del Municipio di sera ne è la viva testimonianza.
L’auspicio è che la nuova Amministrazione possa trovare le soluzioni per la creazione di vespasiani in varie parti della città, segno di civiltà della comunità; nel frattempo la vena poetica sull’argomento che nell’ultimo secolo ha sempre lasciato una poesia, un aneddoto, questa volta ci viene raccontata dal decano dei poeti dialettali piazzesi, il nostro Pino Testa che ci parla dell’argomento con una breve novella, bellissima e piacevole nella lettura.
Filippo Rausa
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