Nota del Gruppo Consiliare Sviluppo e Territorio
Ivan Picicuto, Manlio Marzullo e Manuela Lentini
Chiunque si accinga a intraprendere una qualsiasi azione, come ad esempio amministrare una collettività, sa che prima di fare bisogna programmare ma in questi cinque mesi di vita mai abbiamo sentito pronunziare la parola “PROGRAMMAZIONE”, anzi quando i rappresentanti del nostro gruppo si permisero di chiedere quale fosse l’idea di questa amministrazione in tema di programmazione, sia in tema economico che di sviluppo, si sentirono rispondere che bastava collegarsi al sito web del comune per ottenere le risposte. Abbiamo cercato sul sito del comune ma queste risposte non le abbiamo trovate, stasera invece ecco la risposta alla domanda su quale fosse la programmazione in tema di economia: aumentare le tasse.
Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno ma ci permettiamo di osservare che basterebbe solo un po’ di buon senso per amministrare una comunità, quel buon senso che ogni buon padre di famiglia mette in atto quando si accorge che si sta mantenendo un tenore di vita ben al di sopra delle proprie capacità, e che si può riassumere in poche ma efficaci regole:
· Riduzione delle spese superflue
· Dare il buon esempio
· Ottimizzare le spese
· Programmare il futuro per evitare ulteriori periodi bui e per creare le basi per consolidare la propria realtà economica
Esaminiamoli separatamente
Riduzione delle spese superflue:
o Vanno revocate tutte le partecipazioni agli enti inutili dove il comune è presente, quale, per esempio, l’ Ente parco Floristella che non si sa bene quali utili produca, di contro si conoscono molto bene le passività. Un Ente Parco che dovrebbe essere di volano per un target particolare di turismo ma che in realtà produce eventi quali la commemorazione del beato Don Pino Puglisi alla Commenda dei Cavalieri di Malta, la commemorazione di una grande figura di magistrato quale il giudice R. Livatino al palazzo di Giustizia di Enna, l’organizzazione in itinere di un convegno sulla “dignità della pena” presso il palazzo di Giustizia di Caltanissetta, argomenti questi sui quali nulla nessuno ha da eccepire ma, parafrasando l’on Di Pietro “che ci azzeccano questi eventi con l’Ente parco minerario?
Solo quando saranno eliminati tutti gli sprechi si potranno chiedere ulteriori sacrifici alla popolazione che da qui a breve sarà chiamata a sobbarcarsi il raddoppio di quella che fu la Tares
o Revoca o drastica riduzione di tutte le consulenze. Si è detto, e noi non abbiamo motivi per mettere in dubbio tale affermazione, che con la passata amministrazione si pagavano legali perché difendessero il comune anche per banali contenziosi, quali le contravvenzioni stradali; allora perché non istituire un ufficio legale che si occupi di tutti i contenziosi nei quali si trova coinvolto il Comune?. Si avrebbero due ordini di benefici: da un lato una drastica riduzione degli esborsi per consulenze esterne e dall’altro con parte del denaro risparmiato si potrebbe creare un posto di lavoro per un giovane professionista. Cosa del resto che già ha fatto il comune di Enna che, per inciso, non ha aumentato l’addizionale IRPEF comunale.
Dare il buon esempio
o Un buon padre di famiglia non può chiedere ai figli di rinunziare alla pizza del sabato sera senza che egli stesso non rinunzi a qualcosa. Per cui un buon amministratore, prima di richiedere dei sacrifici ai suoi concittadini, deve dare il buon esempio rinunziando (meglio) a tutti o almeno in parte ai propri emolumenti derivanti dalla propria azione amministrativa. Il nostro gruppo consiliare è pronto in tal senso a fare fino in fondo la propria parte rinunziando completamente ai gettoni di presenza, che del resto sono noti a tutti perché pubblicati su tutti i blog cittadini; si auspica l’amministrazione facesse lo stesso in un momento contingente come questo, a proposito, sarebbe un bel gesto rendere pubblici gli emolumenti spettanti a tutti i componenti la giunta: assessori e cosiddetti mini-assessori.
Ottimizzazione delle spese e programmazione
o Sono questi elementi che vanno di pari passo: ne vogliamo un esempio? In questo mese si è tenuta a Paestum un’ importante fiera del turismo dove ovviamente oltre ai tour operators erano presenti delegazioni di tutti i principali centri turistici della Sicilia. La Regione Siciliana ha inviato l'assessore regionale Sgarlata e i dirigenti, città turistiche quali Cefalù, Taormina, Agrigento e Siracusa hanno inviato le proprie delegazioni capeggiate dai propri primi cittadini coadiuvati dai dirigenti di settore. Tutti impegnati per tre giorni ad intercettare i principali tour operators. …Persino il Sindaco di Aidone e' stato attivamente presente.... Registriamo con piacere che Piazza Armerina, che si fregia del fatto che il proprio primo cittadino è vice-presidente dell’ Associazione Città Italiane Patrimonio Mondiale Unesco, era presente con un’ ampia delegazione formata non già da amministratori o da dirigenti di settore, ma da due, seppur validi, “articolisti”. Alla faccia dell’offerta turistica ….!!!!
Mi viene in mente l’ immagine del nobile ormai povero in canna ma che continua a vestirsi e a comportarsi come un principe ricco e potente.
Dicevo che a Paestum erano presenti i maggiori tour operators, quegli stessi che in queste sere sono ospiti a Piazza Armerina non già su invito di questa amministrazione, ma di privati.
Se questa è la programmazione turistica di questa amministrazione per dare ossigeno a questa nobile, ma decaduta, comunità, allora facilmente si comprende come non possiamo, in nessun modo, essere in sintonia con questa amministrazione perché noi vogliamo mantenere fede a tutti gli impegni assunti in campagna elettorale: salvaguardia dell’ospedale, gestione dei servizi, valorizzazione del territorio e, soprattutto, investimento TOTALE sul turismo. A meno che qualcuno non voglia liquidare la faccenda con qualche “schiuma party”, con qualche pseudo scimmiottamento di ben altro tipo di ottobrate.
Noi ci auguriamo che nessuno ardisca a tanto: ciò costituirebbe un ulteriore motivo per non riconoscerci in questo modo di gestire la cosa pubblica.