giovedì 21 novembre 2013

I malati di Sla. Ciò che non avrei voluto vedere e sentire.

Il Governo presenterà un emendamento alla "legge di stabilità", per ripristinare le risorse sanitarie necessarie alla cura anche dei malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei Ministri, dopo che ieri c'è stata l'ennesima penosa, umiliante, sofferta  protesta davanti al ministero dell'Economia.
Vergogna, vergogna e vergogna.
Per ottenere questo  risultato   i familiari dei malati di Sla hanno dovuto portare con notevoli sacrifici e difficoltà  più volte i propri congiunti sofferenti  a Roma,   mettendoli bene in mostra davanti ai palazzi delle istituzioni  (un  triste e penoso spettacolo che le televisioni ci hanno mostrato più volte), per elemosinare, supplicare, implorare, rivendicare - come se si trattasse di un privilegio -   questo  loro diritto a vivere, si a vivere!
E' indegno di un paese civile che accada questo. Si trovano sempre i soldi per garantire i faraonici costi,  i privilegi, gli sfarzi, gli sprechi  della politica e delle istituzioni (a cominciare dal presidente Napolitano che a quanto mi risulta guadagna 20 mila euro al mese e vive in un palazzo "dorato"   che costa a noi poveri cittadini (o forse meglio dire sudditi!) milioni e milioni di euro l'anno, fra i più costosi del mondo) e non si trovano i soldi per garantire una dignitosa e doverosa  assistenza a questi poveri malati destinati a morire. Questo mi indigna profondamente e mi  fa vergognare di essere un cittadino di questa, lasciatemelo dire, misera  Italia.

enzo conti

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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