Un pezzo di storia della città di Piazza Armerina, Basilio Fioriglio, va in pensione. Basilio, infatti, smette di fare il cancelliere ed il suo infaticabile lavoro presso gli uffici del Giudice di Pace, ma rimane al servizio della città.
Certamente Basilio avrà più tempo del dedicarsi alle cose di Piazza e – certamente – sarà una risorsa per tutti.
Infatti, per quello che conosco, non credo che nella nostra città ci siano persone più preparate di lui sotto l’aspetto burocratico ed amministrativo.
Una cosa è certa. E’ quello che meglio di tutti ha interpretato il ruolo di presidente del consiglio comunale dalla nascita della nuova legge sull’elezione del sindaco.
Basilio hanno saputo incarnare i più alti valori di dignità, di Giustizia e di fedeltà che si esprimono nel buon esempio da dare, nello spirito di iniziativa e, infine, nel senso di responsabilità e di abnegazione.
Siamo sicuri che continuerà il suo infaticabile lavoro al servizio della città anche da pensionato.
Anzi, qualcuno si preoccupa. Basilio avrà più tempo per fare politica. E chissà...
Anzi, qualcuno si preoccupa. Basilio avrà più tempo per fare politica. E chissà...
Ecco una breve scheda sulla vita di Basilio Fioriglio
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Ha servito con onore e abnegazione l’Ufficio di Cancelliere del Ministero della Giustizia.
Ha prestato servizio nel Ministero della Giustizia per oltre 40 anni, negli Uffici Giudiziari:
Pretura di Piazza Armerina, Tribunale di Caltagirone , Procura della Repubblica Enna ed in ultimo ha diretto l’ Ufficio del Giudice di Pace di Piazza Armerina.
Per più anni è stato comandato in missione in altri Uffici Giudiziari del circondario del Tribunale di Enna.
Ha riscosso lode e attestati da parte dei propri superiori e delle parti fruenti i servizi di Cancelleria in particolare degli Avvocati, non avendo creato nessun disagio per la concreta preparazione e l’eccezionale capacità nello svolgimento dei servizi di Cancelleria, sempre pronto a relazionarsi e rendersi disponibile con gli inferiori e con il pubblico ed attento ai Cittadini necessitanti. Le professionali iniziative del Cancelliere hanno consentito in tutti gli Uffici che ha prestato servizio una attività spedita ed ordinata, il suo speciale e particolare spirito di servizio hanno consentito ai Giudici di averlo sempre come valido ed attento collaboratore.
Ha suscitato sempre in quasi tutti i colleghi di altri Uffici del Giudice di Pace, consensi ed apprezzamenti essendo stato il punto di riferimento quasi quotidiano. Per la sua vasta cultura tecnico – giuridica. E’ valido corrispondente della rivista delle Cancelleria con oltre 100 articoli attinenti i servizi per la gestione degli Uffici Giudiziari. Ha inoltrato decine di quesiti al Ministero della Giustizia, riguardanti i servizi procedurali e di cancelleria.
E’ anche per merito suo, (ritenuto che la Pretura di Piazza Armerina, rientrava tra i tagli “ detti rami secchi ” dovendo essere soppressa nella lontana riforma del codice di procedura penale del 24.10.2009) non fu soppressa, restando Pretura di Sezione, per la sua azione incisiva, proponendo e facendo votare più volte ordini del giorno, essendo anche all’epoca Amministratore di questa Città.
Anche nella riforma dell’Istituzione del Giudice Unico, L. 51/1998, mise in moto tutti i meccanismi necessari perché nella Città fosse Istituita la Sezione di Tribunale.
Sempre in tema di Uffici Giudiziari, per la sua forte azione l’Ufficio del Giudice di Pace di Piazza Armerina, rientrante nella nuova geografia giudiziaria ( L.156/2011 ) tra quelli da sopprimere unitamente ad altri 673 Uffici Giudiziari. La Città continuerà ad avere l’Ufficio Giudiziario essendo riuscito a non farlo sopprimere.
FIGLIO ADOTTIVO DELLA CITTA’ DI PIAZZA ARMERINA, ESSENDO NATO A MISTRETTA.
DICE DI AMARE LA CITTA’ PIU’ DEI PIAZZESI….E LO HA DIMOSTRATO SEMPRE CON L’ATTENZIONE CHE HA AVUTO PORTANDO AVANTI DIVERSE PROBLEMATICHE IMPORTANTI PER LA CITTA’.
Nella sua lunga attività politica ha portato avanti problematiche di rilievo, contribuendo alla crescita della Città, ed affermare il principio di legalità trasparenza ed economicità.