La presentazione
dell’ultimo libro di Antonio Mazzeo, giornalista e saggista, diventa
l’occasione per affrontare il tema dell’informazione sul MUOS di Niscemi,
partendo dall’istallazione recentissima
delle parabole che entreranno in azione non prima del 2016.
Il libro “Il MUOStro di Niscemi e le guerre del XXI
secolo” di Antonio Mazzeo ripercorre le tappe di una vicenda che continua a
registrare colpi di scena, inattività delle forze politiche, connivenze e
omissioni. Ne hanno discusso a Piazza Armerina attivisti, cittadini e
rappresentanti delle istituzioni. Al dibattito,
tenuto mercoledì 12 febbraio presso l’Auditorium del Liceo Scientifico,
il sostegno dell’amministrazione comunale arriva con le parole del vicesindaco
Giuseppe Mattia che ha ricordato come sindaco e giunta abbiano sempre supportato le azioni del
Comitato Locale No MUOS.
Il consigliere comunale Laura Saffila ha espresso interesse
per la problematica e i rappresentanti delle associazioni di Piazza Armerina,
Paola Di Vita per Legambiente, Giuseppe Maria Anzaldi per Italia Nostra e Piero
Lo Bartolo per Emergency, hanno ribadito la condivisione della mobilitazione
sul MUOS, la difesa dell’ambiente e della pace. Il moderatore del dibattito,
Gianluca Murella, ha dato spazio ai lavoratori dell’ex IPAB di Piazza Armerina,
in stato di agitazione per la salvaguardia del posto di lavoro; Giovanna
Cosenza, loro rappresentante, ha messo
in evidenza come la crisi del welfare si leghi all’aumento delle spese per la
militarizzazione. Ornella Muni ha illustrato il contenuto del libro di Mazzeo e
ha evidenziato come il vuoto dell’informazione ufficiale viene continuamente
riempito dalla comunicazione “dal basso” che permette ai cittadini di conoscere
quello che succede in Contrada Ulmo dove il MUOS (Mobyl Users Objective System)
è fortemente contrastato dalla popolazione di Niscemi e dei comuni siciliani.
Il rappresentante dell’ANPI, Gaspare Di Stefano, ha messo in correlazione la vicenda
MUOS con il continuo stravolgimento della Carta Costituzionale riprendendo
quanto dichiarato da illustri costituzionalisti in numerosi dibattiti. Antonio Mazzeo ha sottolineato come il sistema satellitare di comunicazione che
i Marines USA stanno istallando in
contrada Ulmo servirà, tramite emissione di onde elettromagnetiche, a mettere in comunicazione tutti i mezzi
armati, dal semplice soldato alla grande portaerei e ai droni, per la guerra
perenne nel pianeta che ha come avamposto la Sicilia nel Mare Mediterraneo. La
discussione ha riguardato anche le operazioni, come Mare Nostrum, di
contenimento delle migrazioni e le
cattive condizioni di vita riservate ai
migranti nei centri come il CARA
di Mineo. Cinzia Vella, psicologa, è intervenuta sulle attività di accoglienza
e di integrazione che è stato possibile attuare finora nella città di Piazza Armerina che sta
ricevendo, in queste ultime settimane, gruppi numerosi di migranti.
Salvatore Giordano e Nicola Arboscelli hanno reso noto
che i movimenti Acqua Bene Comune, No TRIV e la Rete Rifiuti Zero, in
convention a Pergusa l’otto febbraio, hanno espresso ufficialmente la condivisione
della lotta No MUOS. Hanno quindi comunicato i prossimi appuntamenti sui temi dibattuti:
domenica 16 febbraio, ore 9.30, concentramento davanti al CARA di Mineo, sabato
22 febbraio ore 9.00, manifestazione a
Caltanissetta per protestare contro la repressione delle azioni degli attivisti
e sabato 1° marzo, grande manifestazione
popolare in contrada Ulmo, nella
sughereta di Niscemi, per gridare, a chi
non vuol sentire, che la gente non vuole il MUOS, le antenne già attive e la
guerra.