Sono le ore 18:09 di un tiepido Sabato pomeriggio di inizio Aprile
quando, alla notizia della vittoria del Gela Calcio sul Nicosia, un
boato di gioia si alza dalla panchina della G.E.A.R. in quel di Santo
Stefano Quisquina, i ragazzi di La Morella e Festone E. sono i CAMPIONI
del campionato di Serie D di Calcio a 5 e centrano la promozione diretta
in Serie C2 al primo tentativo, e alla loro prima stagione nei
Campionati Dilettantistici FIGC.
Una cavalcata iniziata nella seconda decade di Novembre quando, la
sconfitta della prima giornata sul campo del Gela, sembrava complicare
una stagione che al suo inizio si preannunciava già piena di insidie. I
ragazzi GEAR però rialzano la testa, non si abbattono all’udir le
chiacchere da bar, dove ogni buon italiano è un grande CT degno della
Nazionale maggiore. Già dalla gara successiva, in casa contro il
Gagliano, reagiscono e conquistano la vittoria davanti ai primi pochi
tifosi, che occupano la tribuna del Sant’Antonio, più per curiosità, che
per attaccamento ad una maglia ancora troppo giovane e sconosciuta per
suscitare entusiasmo. Alla vittoria sul Gagliano segue quella, sofferta,
contro Il Leonforte, e poi quella in emergenza contro la Pro Nissa,
sino a giungere allo strepitoso trionfo, per risultato e gioco espresso,
prima della sosta Natalizia, sulla Città Di Naro.
La prima partita del nuovo anno però regala un'altra mazzata ai giovani
armerini, che si presentano sul campo della capolista Nicosia
consapevoli che una vittoria li avrebbe lanciati in testa alla
classifica. Bertone e compagni giocano un primo tempo da urlo,
prendendosi anche i complimenti della tifoseria avversaria, al ritorno
negli spogliatoi. Dopo l’intervallo però la luce si spegne, sicuri ormai
della vittoria, i biancoazzurri si rilassano e subiscono rimonta e
sorpasso da parte dei padroni di casa, a nulla serve la reazione nel
finale. Al rientro negli spogliatoi sembrava tutto compromesso, il sogno
della promozione diretta ormai quasi irraggiungibile, ed invece la
contemporanea sconfitta del San Giovanni Gemini, in quel di Naro, tiene i
giochi ancora aperti, ma una cosa era chiara da quella gara in poi
sarebbe stato vietato sbagliare.
I ragazzi di La Morella sanno che gli Dei del Calcio difficilmente ti
offrono due possibilità, riprendono la marcia interrotta prima delle
feste, mettendo a segno la prima delle 9 vittorie consecutive che sarà
record nel girone, dalla gara di andata con la Domenico Savio di
Canicattì a quella di ritorno 27 punti consecutivi ed una evoluzione di
gioco e compattezza di gruppo mai visti prima. Tra queste anche la
vittoria casalinga sul
Gel, che segna il decisivo avvicinamento della città alla squadra, il
Sant’Antonio, riempie le sue tribune in una fredda sera di fine
Febbraio, l’atmosfera è quella che non si respirava da decenni nella
Città dei Mosaici, cori, tamburi, fumogeni, trombe, Piazza Armerina
accoglie l’invito dei sui ragazzi (RISE TOGHETER il motto della serata),
si stringe attorno alla squadra per la prima volta, e tra pubblico e
giocatori si ha uno scambio di emozioni che rimarrà per sempre nei
ricordi dei presenti.
Adesso i ragazzi lo sanno, il titolo è alla loro portata, serve solo
vincere lo scontro diretto in casa contro il Nicosia, per scappare da
soli verso la C2. Detto, fatto. Prestazione perfetta, calcio a 5 giocato
da manuale, 4 a 0 all’intervallo e la fuga è servita.
Manca solamente l’ultimo tassello, la sfida del Sunday Morning a
Canicattì, la posta in gioco è alta, i ragazzi GEAR sanno benissimo che
quella gara segna il confine tra il trionfo e il fallimento, tra la
gloria o la caduta nell’abisso delle critiche e al triplice fischio
possono dar sfogo a tutta la tensione accumulata festeggiando una
soffertissima vittoria, la C2 dista solamente 60 minuti.
Si esce sconfitti dall’ultima gara a Santo Stefano Quisquina ma è una
sconfitta che da di Serie C. Al triplice fischio i ragazzi iniziano i
festeggiamenti con cori, spumante, maglie commemorative; la festa inizia
sul terreno di gioco, continua negli spogliatoi, sulle auto nel
tragitto di ritorno, nelle stazioni di servizio, al ritorno al
Sant’Antonio e si conclude dopo 10 ore su una pista da ballo. Si
riportano le parole a caldo della dirigenza GEAR interpellata durante i
festeggiamenti:
«è stata una stagione dalle mille emozioni, che meglio non poteva
concludersi. Abbiamo fatto la follia di buttarci in questa avventura
perché crediamo in quello che la GEAR può dare a questa città con le sue
iniziative. Costruire questo gruppo è stato un onore, abbiamo
affrontato tanti sacrifici e alla fine siamo stati ripagati nel migliore
dei modi, sia dalla squadra che ha partecipato al campionato JUNIORES,
sia dal gruppo dei più grandi che ha portato a casa questo importante
titolo. Ci teniamo a precisare che noi avevamo già ottenuto la nostra
prima vittoria, riportando entusiasmo tra la gente che ha iniziato a
seguire nuovamente questo sport, che c’è stata vicina e ci ha sostenuto
nelle gare più difficili che abbiamo disputato in casa, la vittoria del
campionato è la ciliegina sulla torta e la dedichiamo anche a loro.
Adesso ci godiamo la gioia di una meritata vittoria e dalle prossime
settimane inizieremo a pianificare la nuova stagione, cercando di non
lasciare nulla al caso, per poter così regalare altre soddisfazioni alla
nostra città e magari riuscire ad attirare le attenzioni delle
Istituzioni locali, dalle quali ci aspettavamo anche una sola telefonata
di felicitazione.
Un ringraziamento va a tutti i giocatori, al mister, al piccolo gruppo
di tifosi fedelissimi che ci hanno seguito anche in trasferta, a tutti
coloro che hanno sofferto e gioito con noi nelle partite casalinghe, a
chi tramite facebook o sms si è congratulato con noi appena si è sparsa
la voce della conquista del titolo, vi aspettiamo la prossima stagione.
FORZA G.E.A.R.!»
Missione compiuta, si vola in serie C!
http://www.gearsport.it/index.html
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
___________
"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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