Ore 9.30 orario previsto per l’inizio. Ebbene eccoci di
fronte all’ennesima delusione, l’amarezza ci avvolge, lo sconforto cresce.
Delle 151 IPAB invitate dall’amministrazione comunale, dai sindacati, dai
prefetti, dalle deputazioni regionali, all’assessorato alla famiglia e alla
salute ed infine al presidente Crocetta nessuno era presente o quasi. Nessuna
informazione sul sito del comune, nessuna locandina, solo un e.mail del 5 marzo
al comitato di lotta per comunicare i soggetti che si voleva invitare e due
articoli sulla Sicilia uno di risposta a
un sollecito dei lavoratori (del 20) e l’altro di conferma (27 marzo).
Nonostante tutto la “conferenza regionale sulle Ipab” comincia anche se è più
un tavolo rotondo.
Sono arrivati esponenti di tre IPAB ,Piazza Armerina ,Enna,
e Santa Lucia del Mela (Me) ; della regione unico esponente presente Antonio
Giannettino che a chiare note sostiene che nonostante la responsabilità delle
cattive gestioni è una responsabilità del presidente o del commissario di turno
,è nonostante la regione abbia compiti di VIGILANZA E CONTROLLO su questi, la
regione non metterà un soldo; sposta la lotta a casa nostra invitandoci ad
attingere alle risorse del piano di zona che dovrebbe garantire in primis il
pubblico e successivamente i privati. Mattia si è impegnato a breve a fare un
incontro con i sindaci del distretto, l’IPAB e Giannettino. Inoltre una
rappresentanza il 14 aprile andrà a Palermo dove ci sarà un incontro in
assessorato con la Bonafede.
La nostra proposta : visto che la responsabilità non è certo
dei lavoratori esclusi dalla vita amministrativa dell’ente, sia la Regione a
preoccuparsi di organizzare un piano di rientro, in quanto corresponsabile
perché organo di vigilanza e controllo. Basta risparmiare sulla caffetteria
dell’ARS (spesi nel 2013 euro 800.000) solo per suggerire uno spreco, ma la
regione sa bene dove prendere i nostri soldi.