domenica 20 luglio 2014

Grest salesiano. La parola a Cinzia Vella

di Esmeralda Rizzo
Piazza Armerina. “Non si è ancora conclusa l’entusiasmante esperienza che è il Grest Salesiano, - dichiara Cinzia Vella – ogni volta, come ha detto ai ragazzi il nostro padre salesiano Don Domenico Luvera, è un'esperienza indimenticabile per tutti coloro che ne fanno parte o che in qualche modo vi interagiscono”. “La strenna salesiana 2014 che è la fonte della riflessione, - continua Cinzia - avendo alla base l’analisi della spiritualità, ha scelto l’aspetto onirico di Don Bosco, ispirandosi ai sogni del santo, il significato dei quali fu compreso da lui stesso pochi anni prima della morte”. Alla base dell’ottimale organizzazione del Grest sta la formazione salesiana degli animatori, per lo più frequentatori dell’oratorio o ex grestini, alla quale quest’anno è stato dedicato un vero e proprio corso di formazione partito a maggio e durato un mese.
“Il tempo dedicato alla riflessione è trascorso cercando di infondere gli elementi della spiritualità di Don Bosco, - aggiunge Vella - anche la scelta dello slogan “un sogno che insegna” la dice lunga, così come i nomi delle quattro squadre di grestini: “Accoglienza (maglietta arancio), nel senso di accogliere l’altro come persona e non come diverso da sé; Gioia(maglietta gialla), poiché la santità vera consiste nello stare allegri lontani dalle tentazioni del peccato; Quotidianità( maglietta azzurra), in quanto la spiritualità consiste nel valorizzare il quotidiano che diviene non routine ma straordinario; infine Fraternità(maglietta verde), intesa come condivisione e ricerca dello spirito familiare, caratteristica intrinseca della spiritualità salesiana con il suo clima festoso”. “Abbiamo cercato di condurre al meglio un'attività che ogni anno - aggiunge Cinzia Vella - si propone nuove sfide, oltre che di essere prima di tutto un'esperienza di educazione alla legalità, alla conoscenza del proprio corpo e allo sviluppo dei rapporti con "l'altro", abbiamo toccato il tema dell’integrazione etnica, ed i diritti dell’infanzia, attraverso metodi educativi quali: il gioco, lo sport, l’interazione con le realtà associazionistiche del territorio per la conoscenza delle tradizioni, lavori manuali con materiali di recupero, ed altre attività vicine al mondo dei più giovani, diversamente le tematiche più scottanti sarebbero lontane da loro anni luce”. “In questo contesto abbiamo utilizzato elementi emblematici - spiega Cinzia Vella - per sensibilizzare i ragazzi, proprio nello spirito salesiano, e spiegare tematiche importanti e fondamentali per la loro sicurezza, come il buon utilizzo dei dispositivi multimediali mobili come cellulari, tablet e computer, da cui è nato un decalogo di regole scritto proprio dai ragazzi del Grest, con Rosalinda Romano dell’associazione Meter incontrata durante un pomeriggio di approfondimento, e socializzato con le famiglie. Il decalogo parteciperà al concorso “In Pace col mondo”, indetto dal circolo Legambiente, da No-Muos e da Ap-Arte No-Muos di Niscemi, e sarà sottoposto all’attenzione di Don Fortunato di Noto, fondatore dell’associazione Meter”. Gli animatori, nella loro instancabile attività, che prosegue anche dopo la fine dell’orario canonico dell’intrattenimento del Grest hanno dedicato grande energia all’interpretazione del musical ispirato alla vita di Don Bosco e della madre mamma Margherita, realizzato in anteprima l’anno scorso e portato sul palcoscenico durante i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Don Bosco e che domani concluderà l’edizione del grest 2014. In realtà l’Oratorio salesiano dopo la conclusione del grest 2013 non ha mai cessato le sue attività: ad ottobre 2013 i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Don Bosco con la presenza a Piazza Armerina dell’urna del Santo. Durante i mesi invernali poi, è stata realizzata una formula che ha visto lo svolgimento di attività varie il sabato pomeriggio ed a Natale ha visto anche l’allestimento del Presepe dell’integrazione con la presenza degli ospiti extracomunitaridella casa mamma Margherita.



Esmeralda Rizzo

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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