KABUL - È drammatico il bilancio della frana che ieri ha travolto uno sperduto villaggio nel nord-est dell'Afghanistan: un portavoce del governatore della provincia del Badakhshan ha reso noto che le vittime confermate sono 2.100, appartenenti a 300 diverse famiglie. La cifra è stata confermata dalla missione Onu nel paese. I mezzi per recuperare i corpi, però, sono troppo pochi. Per questo il governatore del Badakhshan, dopo aver la morte di 300 persone, ha detto che le operazioni di soccorso per recuperare le vittime sono terminate. La zona del villaggio, dunque, diventerà un enorme "cimitero collettivo" dato che le autorità locali hanno deciso di non proseguire le ricerche dei sepolti sotto un mare di terra, fango e pietre. "Non abbiamo mezzi e non abbiamo macchine per scavare - ha spiegato Shah Walihullah Adeeb - per cui questa è l'unica scelta possibile".
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