sabato 28 febbraio 2015

Il ruolo delle donne nelle associazioni: comunicato della FIDAPA

Piazza Armerina. La sezione FIDAPA di Piazza Armerina, presieduta in questo biennio dalla prof. Cinzia Messina, per la trattazione del Tema Nazionale,  coordinato dalla vice presidente prof. Agata Caruso, ha scelto di sviluppare un percorso dal titolo "Identità, ruolo e finalità delle Associazioni nel territorio di Piazza Armerina: proposte per il futuro", partendo dall’assunto che le Associazioni svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel territorio e nell’interesse della collettività, pertanto è sacrosanto porre una seria attenzione nei loro confronti e che ne sia riconosciuto il giusto merito.
L'intento è di favorire occasioni di incontro con tutte le associazioni presenti nel territorio, privilegiando il ruolo femminile, al fine di fornire una mappatura e metterne in evidenza bisogni, problematiche, finalità comuni, profilando un quadro di attività varie, ma contraddistinte tutte dal desiderio di contribuire a migliorare aspetti di vita sociale e culturale del territorio di appartenenza.
La somministrazione di un questionario (costituito da 26 domande riguardanti il ruolo dell'Associazionismo nel territorio, la presenza della componente femminile e giovanile nelle varie organizzazioni, l'analisi delle problematiche dell'Associazionismo, il ruolo della Fidapa, le possibilità di intervento e le proposte per il futuro), da compilare a cura del rappresentante pro tempore di ogni associazione,  è stato il primo step del percorso ipotizzato, a cui è seguita la lettura dei dati ricevuti e la presa d'atto dei punti di forza e dei punti di debolezza di ciascuna organizzazione intervistata.
Nell’incontro di Lunedì 23 Febbraio u.s. presso l'Hotel Villa Romana, sono stati presentati ai rappresentanti dei Clubs service (Lions, Leo, Rotary, Rotaract, Inner Wheel), delle Associazioni culturali (UCIIM, Università popolare, Italia Nostra, Gruppi Archeologici, Cavalieri di Plutia, Moysikos, Circolo di Cultura, Corale Polifonica, Domus Artis, A.A.A.  Iblatash, Archeoclub, Centro Studi Mediterraneo, COPAT), delle Associazioni di Volontariato (CIF,AIRC, AIAS, AVIS, Unitalsi,  Avuls, Agedi,  Girasole, Donne Insieme, Isabella, Psicologi per i popoli), della Salvaguardia del Territorio (Tyracia, Protezione Civile), dei Quartieri (Casalotto, Canali,  Monte, Castellina)  presenti in gran numero,  i risultati dell'indagine, che hanno messo in evidenza l’ importante ruolo di coesione sociale svolto dall'associazionismo, per  migliorare  la qualità della vita delle persone, riannodare i fili lacerati del tessuto sociale, alimentare il capitale umano e civico, svolgere un  ruolo tra Stato e  mercato, finanza ed etica, impresa e cooperazione, economia ed ecologia.  In tutte le Associazioni si registra  una presenza delle donne   paritaria o prioritaria e dei giovani più marginale e secondaria, l’insufficienza di risorse economiche, una certa frammentazione in relazione agli ambiti di riferimento,  disinformazione del territorio rispetto alle iniziative, insufficiente ricambio generazionale.
Nel dibattito successivo sono state discusse  le proposte scaturite dall'esperienza consolidata sul campo da parte di ciascun sodalizio, giungendo alla proposta quasi unanime di costituire un Forum di Associazioni e  una Consulta di riferimento presso gli Enti Locali, per “fare rete”, in considerazione del fatto che l’associazione è lo strumento per costruire dei progetti insieme,  valorizzare la partecipazione attiva di ogni cittadino e corroborare la presenza di una democrazia paritaria, contraddistinta da energia e perseveranza da parte di ogni singolo individuo (uomo e donna) che, appartenendo ad una rete, miri a migliorare il futuro della propria società in rapida evoluzione.
Grande soddisfazione tra tutti i partecipanti, che hanno accolto positivamente l’iniziativa e hanno manifestato l’adesione al percorso ipotizzato. Il prossimo appuntamento avrà all’ordine del giorno la costituzione dei due organismi cittadini con la presenza delle Istituzioni interessate.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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