di Agostino Sella
"Sono costretto a querelare e chiedere il risarcimento danni per le notizie che in questi giorni sono pubblicate contro i migranti e i progetti che l'associazione Don Bosco 2000 sta realizzando con loro"
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Se c’è una cosa che mi manda in bestia è, quando per il mio passato politico di candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle o di giornalista pubblicista, devo subito attacchi personali che poi vanno a ledere le persone con cui lavoro, compresi i migranti che scappano dai paesi in guerra attraversando il deserto ed il Mediterraneo, per trovare la libertà in Europa.
La storia di questi giorni è emblematica. Il signor Maniscalco, adesso coordinatore del Meetup Grilli Armerini, pur di attaccare la mia persona ha dato vita ad una serie di notizie che hanno solo un motivo: denigrare la mia persona e il mondo dei migranti.
L’importante per il signor Maniscalco e per qualche consigliere comunale è andare contro l’amministrazione e contro i suoi progetti soprattutto se poi a farli c’è Agostino Sella.
Non a caso si ripetono interrogazioni in consiglio e si costruiscono alleanze politiche piuttosto strane ma vere come quella tra Cimino e Maniscalco.
Proprio in virtù di questa strategia volta a creare tensione e scredito, nei giorni scorsi il signor Maniscalco, ha scritto una serie di notizie sui migranti a Piazza Armerina.
Pur di andare “contro” e “fare la notizia”, rischia scatenare una guerra tra poveri, di alimentare ancora di più l’odio nei confronti dei migranti e di turbare l’ordine pubblico.
Peraltro il codice penale regola la pubblicazione e diffusione di notizie, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l'ordine pubblico.
Notizie, che alterano la rappresentazione della realtà, notizie tendenziose “che contribuiscono a formare una falsa rappresentazione della realtà e quindi inducono in errore chi le apprenda".
Ecco quello che è successo.
Anche chi condivide su Facebook notizie tendenziose rischia di finire sotto inchiesta.
Un paio di giorni addietro Maniscalco ha scritto questa notizia. “Altri migranti nel quartiere Casalotto”. Tutto perché una collaboratrice dell’associazione don Bosco 2000, si è recata a visionare una casa che un cittadino del Casalotto che voleva affittare. Ed allora da questa semplice visita, il signor Maniscalco pubblica sul suo blog e su FB la notizia secondo la quale nel quartiere potevano essere allocati dai 30 ai 50 migranti. Viene promossa addirittura una raccolta di firme per una cosa che non esiste proprio perché non ci saranno altri migranti al Casalotto. Nonostante una mia telefonata con richiesta di smentita sul suo blog mi sento rispondere. “Io non sono un giornalista e non sono tenuto a smentire”.
Dopo un paio di giorni, il signor Maniscalco, ritorna ancora sul tema. Questa volta - secondo lui - i migranti dovevano essere ospitati in via Garibaldi. Premesso, che per me accogliere i migranti è uno dei motivi per cui vale la pena vivere e che da un senso la mia vita, neanche in via Garibaldi sono previsti altri migranti ed io non ho avuto nessun contatto in quella zona con nessuna persona per affittare abitazioni.
Ma ieri si è toccato l’apice. Tre articoli in pochi giorni.
Il signor Maniscalco, interpreta una determina del comune a modo suo, screditando l’associazione Don Bosco 2000 e la mia persona dicendo una serie di cose non verificate con lo scopo di mettermi in cattiva luce. Ma di questo, proprio perché ho dato mandato i miei legali ne parleranno loro nelle sedi opportune verificando eventuali estremi di reato e richiedendo l’eventuale risarcimento per danni morali e materiali per aver leso sia la mia persona che l’associazione che presiedo, che ad oggi conta una ventina di dipendenti. A tutto c’è un limite della sopportazione. Il signor Maniscalco, piuttosto, viste le regole ferree del movimento, si occupi di cominciare a spulciare i casellari giudiziari dei componenti del suo meetup in preparazione delle prossime elezioni. Nel movimento non è candidabile chi ha procedimenti per rissa, ricettazione ecc.
Con l’attacco frontale alla Bascetta, (anzi Luigi non avrebbe mai fatto azioni di questo tipo) non si va da nessuna parte.
Occorre fare proposte serie e avere proposte di governo come fanno i deputati a Palermo. Altrimenti si fa il gioco degli altri.