Migrants, Food, Identity
Mostra
fotografica
Casa don Bosco - MILANO
EXPO - 19-31 agosto 2015
In
occasione del World Humanitarian Day Expo 2015 organizzato dalla Swiss Agency for
Development and Cooperation, dall’United Nations Office for the
Coordination of Humanitarian Affairs, dal World Food Programme e dall’UN Expo
Milano 2015 “The Zero Hunger Challenge. United for a Sustainable World” si inaugura il 19 agosto alle ore 18.00
presso Casa Don Bosco la mostra fotografica dell’Associazione Don Bosco 2000
intitolata “Migrants, Food, Identity”.
Trenta scatti realizzati dall’artista
Mario Noto sul rapporto che i migranti, appena approdati sulle coste siciliane,
hanno con il cibo.
La mostra, realizzata in partnership con
il VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e con i comuni siciliani
di Piazza Armerina e Aidone, è allestita in Casa Don Bosco in EXPO dove rimarrà
fino al 31 agosto 2015.
Durante la presentazione interverranno Vincenzo Lacchiana sindaco di Aidone, Filippo Miroddi sindaco di Piazza Armerina, Sergio Severino, assessore alle
politiche sociali di Piazza Armerina e professore di sociologia presso
l’università Kore di Enna, Gianni Vaggi,
professore di economia dello sviluppo all’Università di Pavia, Mario Noto, autore della mostra, Agostino Sella, presidente
dell’associazione don Bosco 2000, Barbara
Terenzi, Coordinatrice dell’Ufficio Diritti Umani & Advocacy del VIS e
Responsabile Eventi EXPO, Diallo
Fousseynou, migrante e mediatore ligustico proveniente dal Senegal.
LA MOSTRA
Le fotografie della mostra di Mario
Noto, ritraggono i migranti delle comunità di accoglienza che Don Bosco 2000 coordina
nei centri siciliani di Piazza Armerina ed Aidone. Trenta scatti che illustrano
cibi, volti e modi di cucinare di otto paesi: Afghanistan, Pakistan,
Bangladesh, Gambia, Guinea, Nigeria, Somalia e Senegal.
Nelle comunità sapori e odori dei cibi
dei paesi di origine dei migranti si fondono e si miscelano tra loro.
All’Ostello del Borgo di Piazza
Armerina, la cucina diventa il luogo principale dell’integrazione. Dorin, il
cuoco romeno, cerca preparare piatti che siano la sintesi tra molteplici gusti
ed odori. Nella comunità diffusa di Aidone i migranti, ospitati negli
appartamenti, possono cucinare quello che vogliono. Il cibo, contemporaneamente
soggetto e oggetto del divenire culturale, costituisce elemento di forte
identità, accanto alla lingua, alla religione e ai costumi. Il cibo si
trasforma in un vero e proprio strumento di riappropriazione identitaria, nel
momento in cui viene a mancare la propria terra. E’ il ponte verso la terra natia, i propri
affetti, i propri luoghi.
Mario Noto, artista siciliano
classe ’75, ama fotografare situazioni di marginalità e vulnerabilità. Nel 2012
ha partecipato alla Wave Photogallery di Brescia con una personale intitolata
"Racconti dal Sud". Le sue opere di Mario Noto vengono pubblicate
nella rivista "Zoom".
Associazione Don Bosco 2000. E’
nata nel 1997 ed composta prioritariamente sa salesiani cooperatori. Gestisce
opere salesiane a conduzione laicale promuovendo il sistema preventivo di don
Bosco alle categorie più vulnerabili. L’accoglienza dei migranti è cominciata
nel 2011 con l’emergenza Nord Africa. Oggi coordina, tra le altre cose, lo
SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Aidone e
quello di Piazza Armerina.