giovedì 20 agosto 2015

Presentazione del libro "L'onda opposta" più Giò Aperitivo per tutti gli ospiti

Evento alla Giò Social House: la migrazione in senso inverso, la fuga di 15 italiani su un barcone da Lampedusa alla Tunisia.
Sabato 22 agosto alle 17.30 verrà presentato il libro "L'onda opposta", un romanzo scritto a quattro mani dalla giornalista e scrittrice Patrizia Caiffa e dal vicedirettore di Caritas italiana Paolo Beccegato. Un’opera fresca che vuole divertire e far riflettere su temi di grande attualità: la crisi economica e la fuga degli italiani all'estero, le migrazioni.
Tempo di crisi economica ed occupazionale in Italia. Valeria, giovane meridionale, aspirante giornalista insoddisfatta e Pino, camionista lombardo che ha appena perso il lavoro, con a carico moglie e figli, decidono di dare una svolta alla loro difficile vita con un gesto impensabile: tentare il “viaggio della speranza” dei migranti sul Mediterraneo in senso inverso. Da Lampedusa alla Tunisia. Sulla barca si ritrovano insieme una quindicina di italiani, di tutte le età ed estrazioni sociali, di diverse regioni, che raccontano le loro vite e i problemi che li hanno spinti a partire. Sono i primi italiani a navigare in senso inverso. Cercando, appunto, di cavalcare l’onda opposta.
“In un periodo storico in cui l'Europa chiude le frontiere e si mostra egoista e insensibile di fronte a chi fugge da guerre, violazioni e povertà per cercare un futuro migliore – spiegano gli autori -, il nostro intento è diffondere, attraverso la narrazione, un messaggio forte: la natura umana ha le stesse aspirazioni alla libertà e alla dignità. Solo se ci si mette nei panni dell'altro si può capire che l'unica differenza è essere nati nel Paese giusto o sbagliato. Le frontiere sono un'esigenza pragmatica ma rischiano di diventare un grave ostacolo ai diritti. La solidarietà e l'umanità non possono essere un optional. Siamo tutti nella stessa barca: ci si può salvare solo insieme”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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