Ad una società sempre più multietnica, fortemente disorientata da
guerre fratricide e attacchi terroristici e divisa tra gare di solidarietà e xenofobia,
può capitare che sia il mondo antico, a distanza di parecchi secoli, a dare una
bella lezione di unione e amicizia tra genti di stirpe e cultura diverse. È con
questa profonda convinzione che Maurizio Di Pietro e Sergio Gioacchino Parrino,
Sindaci di Enna e Contessa Entellina, il prossimo 8 Aprile alle ore 16.30
presso la Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte ad Enna rinnoveranno un patto di
alleanza di oltre duemiladuecento anni fa in occasione della manifestazione dal
titolo “Una storia antica di solidarietà e accoglienza: il Decreto di Entella
A2 per gli Ennesi”. L’evento, promosso dalle due amministrazioni comunali e
dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna in stretta
collaborazione con il Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola
Normale Superiore di Pisa diretto da Andrea Giardina, Professore Ordinario di
Storia Romana e Vice-direttore della Normale, intende ricordare uno tra i più
interessanti documenti epigrafici in lingua greca rinvenuti in Sicilia, il
‘Decreto A2’ appartenente al gruppo dei celeberrimi ‘Decreti di Entella e
Nakone’, con l’intento di ridare vita ad un messaggio di concordia e
fratellanza tra popoli lontanissimo nel tempo ma non estinto, anzi quanto mai
attuale.
Emanati dalle due antiche città elime di Entella (il sito archeologico
oggi in territorio di Contessa Entellina) e Nakone (antico centro ancora oggi
non identificato, probabilmente da ricercarsi nella Valle del Belice) e incisi
su otto piccole tavolette bronzee (se ne conosce un nono esemplare, ritenuto
falso), i ‘Decreti di Entella e Nakone’ appartenevano verosimilmente ad un
unico complesso epigrafico che, sulla base dei riferimenti storici menzionati,
sembrerebbe databile agli anni della prima guerra punica (264-241 a. C.) o a
quelli immediatamente successivi. Le circostanze misteriose del ritrovamento,
purtroppo avvenuto per mano dei tombaroli in un momento imprecisabile del
secolo scorso, così come quelle molto travagliate del riconoscimento nel
mercato delle antichità di illecita provenienza, non consentono di ricostruire
la genesi di questi preziosi documenti, che rappresentano oggi una fonte
importantissima per la ricostruzione delle vicende storiche della parte
occidentale dell’isola in età ellenistica. Tuttavia grazie al lungo e meticoloso
lavoro di ricerca dedicato ai decreti dal Professore Giuseppe Nenci, principale
studioso - oltre che, in qualche caso, anche artefice del recupero nel mercato
antiquario - di questi documenti sin dagli anni Settanta e direttore del
Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore dal 1984
al 1999, è stato possibile ricontestualizzarli sia dal punto di vista storico
che archeologico.
Uno di questi documenti, convenzionalmente noto come ‘Decreto A2’ e
datato ad età greca ellenistica, fu emanato dagli antichi abitanti di Entella
per ricordare la benevolenza dimostrata dagli ‘Ennaioi’ in occasione di un
evento bellico che, costretti gli Entellini alla fuga, li vide chiedere e
ricevere ospitalità ed accoglienza nella città di Enna. In riscontro del gesto
di solidarietà fatto dagli ‘Ennaioi’, il consiglio e l’assemblea degli abitanti
di Entella avrebbero manifestato la propria riconoscenza emanando un decreto
iscritto su tavola bronzea da apporre nel ‘bouleuterion’ della loro riconquistata
città, in cui si onorava la benevolenza e la ‘isopolitia’ degli ‘Ennaioi’.
Oggi, a distanza di oltre duemila anni, l’attualità dell’antico
messaggio di pace ha spinto le due amministrazioni a rinnovare quel gesto di
grande filantropia dei propri antenati, dedicandovi un pomeriggio di
riflessione e studio con una conferenza sul sito archeologico di Entella e sui
suoi famosi decreti. Ad intervenire saranno Carmine Ampolo, già Professore
Ordinario di Storia Greca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e Direttore
dal 2001 al 2015 del Laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo
Antico (oggi Laboratorio di Scienze dell’Antichità, LSA) della Normale, che ha altresì condotto uno studio complessivo e una nuova
catalogazione dei decreti, con
un intervento dal titolo “Il Decreto A2 di Entella per gli Ennesi”, e Maria
Cecilia Parra, Professore Ordinario di Archeologia della Magna Grecia alla
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, con una relazione su
“Entella, la città dei decreti: il quadro archeologico”. A moderare i lavori
sarà l’archeologa Serena Raffiotta. Un breve concerto per flauto e chitarra dal
titolo ”Da Sicilo a Poulenc”, eseguito dal duo composto dai musicisti Corrado
Cristaldi e Massimiliano Campisi, introdurrà l’evento.
Grazie alla fattiva collaborazione del Laboratorio di Scienze
dell’Antichità della Scuola Normale Superiore di Pisa, che ne ha messo a
disposizione il calco, e dietro autorizzazione della Soprintendenza per i Beni
Culturali e Ambientali di Palermo nella persona di Stefano Vassallo, Dirigente
Responsabile della Sezione per i Beni Archeologici, è stata realizzata
dall’artista bagherese Vincenzo Gennaro una riproduzione in bronzo in scala
reale del 'Decreto A2', di cui nel corso dell’evento sarà inaugurata l’esposizione
presso Palazzo Chiaramonte. Il progetto espositivo è stato elaborato dal Laboratorio
di Rilievo e Rappresentazione del Territorio e dell'Ambiente dell’Università
Kore di Enna, di cui è responsabile la Professoressa Ing. Mariangela Liuzzo, e
realizzato gratuitamente dagli artigiani locali affiliati alla CNA di Enna.
Con l’intento di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza
e alla valorizzazione dei beni culturali siciliani oltre che di educarle alla
filantropia e al rispetto della diversità culturale, temi cardine dei decreti
entellini, alcune scuole ennesi sono state coinvolte in un progetto di
approfondimento dedicato ai decreti di Entella, curato dall’archeologo Sandro
Amata (ideatore dell’iniziativa) e dall’architetto Sebastiano Giuliano in cui,
oltre ad apprendere nozioni di archeologia e museologia, gli studenti hanno
affrontato lo studio dei testi originali dei decreti. Al progetto didattico
hanno partecipato le classi III del Liceo Classico ‘N. Colajanni’ di Enna,
guidate dalle docenti di Lingua e Letteratura Greca, e le classi III della
Scuola Secondaria di I Grado ‘G. Garibaldi’ di Enna.
Serena Raffiotta