Piazza Armerina. “La villa non si chiuderà più. Dal 10 gennaio ci sarà un corridoio laterale per l’ingresso ed entro Pasqua tutto sarà nelle migliori condizioni”. Michelangelo Trebastoni (nella foto) consigliere comunale del Mpa, è entusiasta per il risultato raggiunto nella sua missione a Palermo nelle stanze dell’assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza. “Grazie ai miei rapporti personali con Leanza sono stato ricevuto assieme ad una delegazione composta dal collega Salvatore Manuella, dal consigliere provinciale Carmelo Randazzo, dagli imprenditori Raffaella Motta ed Ettore Messina e dal sindacalista Salvatore Bonanno – dice Trebastoni – Abbiamo rappresentato all’assessore gli enormi danni che avrebbe causato una chiusura del sito archeologico anche per gli impegni già presi con i tour operator. Insieme a Leanza abbiamo concordato – continua Trebastoni – che la villa non si chiude più. Dal 10 gennaio l’ingresso avverrà da un corridoio laterale che permetterà di visitare solo quanto in quella fase di cantiere sarà possibile. Nel successivo mese e mezzo – continua Michelangelo Trebastoni – ci sarà un accelerazione dei lavori per permettere entro la Pasqua, che quest’anno cade intorno al 20 marzo, di avere la villa nello stato migliore possibile. Abbiamo anche incontrato – continua Trebastoni – il direttore dei lavori, l’architetto Guido Meli, che si è detto d’accordo con la nostra tesi”. Le dichiarazioni di Trebastoni rappresentano una boccata d’ossigeno per tutto il movimento turistico piazzese. La chiusura della Villa avrebbe provocato un danno di immagine non indifferente e spostato flussi turistici numerosi in altri siti della Sicilia. Soddisfatto anche Totò Manuella, anch’esso consigliere dell’Mpa, che da qualche mese fa coppia fissa con Trebastoni “Siamo veramente soddisfatti – dice Manuella – è la dimostrazione che quando la politica si muove bene riesce ad ottenere le cose. Peraltro con questa soluzione è anche possibile ammirare i nuovi scavi in corso per la scoperta della città medievale limitrofo al sito romano”
Agostino Sella
Agostino Sella