Rifiuti, sinonimo di affari e n’drangheta. Almeno così è in Campania. Ad Enna la n’drangeta non c’entra, la mafia, forse neanche, però possiamo dire, senza passare per dissennati, che nell’ennese “rifiuti” sono sinonimo di “casta politica”, sprechi e clientela. Da qualche anno, da quanto poi sono state inventate le Ato, ossia le società territoriali che gestiscono i rifiuti, il rapporto tra rifiuti e politica, intesa non come servizio ma come gestione del potere per fini personali, è diventato molto più stretto. Insomma da quanto la politica è entrata in maniera preponderante nella gestione dei rifiuti sono aumentati gli sprechi. Adesso ci spieghiamo meglio. Fino a qualche anno addietro, erano i comuni a gestire la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Davano in appalto il servizio a ditte private e pagavano ogni anno il conto. Magari qualche politico tirava la giacca all’impresa di turno, però non vedevamo strade sommerse dai rifiuti, come spesso avviene adesso. Poi la politica ha inventato le Ato. Niente più ditte, ma una grande società pubblico-privato che gestisce i rifiuti. Ecco i risultati. Pessimi per i cittadini: bollette raddoppiate, servizio carente, strade sporche. Ottimi per la politica: creazione di posti di sottogoverno e di lavoro, pagati con i soldi delle bollette raddoppiante cittadini. Alcune cifre: Ad Enna tra Ato e Sicilia Ambiente, una società parallela all’Ato, lavorano ben 552 dipendenti. Significa che per smaltire i rifiuti in provincia di Enna occorre in media 1 persona ogni 320 cittadini. Insomma… non poco. Peraltro, ai vertici dell’Ato, fino a qualche settimana addietro c’erano i nostri amati deputati, nazionali e regionali Crisafulli, Tumino, Grimaldi e compagnia bella. Dopo aver amministrato peggio di un condominio l’ente hanno lasciato il testimone ai sindaci che se la devono vedere con un debito già contratto di oltre 60 milioni di euro (pari a circa 116 miliardi di vecchie lire). Pare che entro la fine del 2008 si dovrebbe arrivare a 80 milioni di euro. Debiti che sono sulla pelle dei circa 180 mila abitanti della provincia ennese, che a fine anno si ritroveranno ad avere circa 450 euro a testa di debito per la spazzatura. Debiti contratti, però, non tanto e non solo per il costo del servizio che occorre svolgere per tenere pulite le strade ma piuttosto dalla necessità di garantire i livelli occupazionali. E i livelli occupazionali di chi?!? Ma dei partiti, di centro destra e di centro sinistra, che hanno messo negli uffici i loro “amici più fedeli” con lauti stipendi e rimborsi. Qualche mese addietro in un convegno organizzato da un partito è emerso che dibattito è emerso chiaramente che l'organico dell'ATO è sovradimensionato, ed è venuto fuori altrettanto chiaramente che le assunzioni sono state fatte senza alcun criterio di evidenza pubblica ma solo ed esclusivamente in base a bieche logiche clientelari. Niente concorsi pubblici, ma solo chiamate dirette. Tutto alla faccia dei cittadini poveretti che pagano le bollette. Ma insomma ci rendiamo conto! Ma miei cari politici alzate le testa e volate alti!!! Se si guardano con attenzione i dipendenti della grosso carrozzone si vede come quasi tutti siano riconducibili, per legami di parentela, di partito o di altro tipo, ad esponenti politici, in particolare dell’amministrazione provinciale. Così questa provincia non va avanti. Sarà un provincia con l’università, ma che avrà poco a vedere con la dignità politica. Poi ci sarebbe tanto da dire sul versante della qualità della raccolta, in cui i dati per fortuna non sono quelli della Campania. La produzione di rifiuti ad Enna nel 2006 ha registrato un incremento pari allo 0,1 %, passando dalle 13.937 tonnellate del 2005 alle 13.948 tonnellate del 2006. Nel 2006 sono state raccolte in modo differenziato 1.208 tonnellate, pari all’8%. Certamente si potrebbe fare di più. La produzione media nazionale di rifiuti è di 1,5 kg/giorno/ab. Ad Enna è di 1,35 kg per abitante pari a circa 494,6 chilogrammi abitante all’anno; 1,35 chilogrammi abitante al giorno. Per raggiungere gli obiettivi di legge sarebbe necessario aumentare la raccolta differenziata a 0,5 kg/ab/giorno. Ogni famiglia di 4 persone dovrebbe raccogliere separatamente circa 2 chili di rifiuti al giorno. Ci si può riuscire anche con qualche “raccomandato” in meno che negli uffici dell’Ato con i soldi dei cittadini sbriga le faccende del suo politico di riferimento.
Agostino Sella
martedì 15 gennaio 2008
Che bella sinistra!!! A Enna l'Ato in Campania Bassolino. Ed i cittadini pagano!!!
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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