domenica 16 marzo 2008

Italia dei valori denuncia la cattiva gestione dell'ATO enense

Italia dei Valori (nella foto Aldo Murella) ritorna a denunciare la cattiva gestione dell’ATO rifiuti di Enna, causa del malcontento della stragrande maggioranza dei cittadini aggravata dall’ultima iniziativa di far pagare in un’unica soluzione la bolletta per il 2007. Per fare cassa si costringe a far pagare cifre insostenibili che arrivano a parecchie centinaia di euro a famiglia evidenziando due fatti: il primo l’incapacità di recuperare i crediti dal 2004 al 2007 per bollette non pagate, il secondo l’avvenuto raddoppio e più della tariffa rispetto a quella pagata prima dell’introduzione dell’ATO. E qui si verifica un'altra anomalia, tutta siciliana, tanto che la procura di Enna ha aperto un’inchiesta. Gli Ato (ambiti territoriali ottimali) sono uno strumento previsto dal decreto Ronchi sui rifiuti per ottimizzare le risorse, i beni ed i mezzi al fine di ottenere una gestione economica, efficiente e trasparente dei rifiuti, senza un aggravio dei costi per i cittadini. Questa è la ratio della legge Ronchi cioè migliorare il servizio a costi più contenuti, missione decisamente fallita.
Italia dei Valori si impegna a esercitare un’azione politica che riveda tutto l’assetto gestionale degli ATO. I cittadini devono pagare una tariffa equa, riferita soltanto ai rifiuti prodotti. La gestione da prendere a riferimento è quella in atto in tante regioni, che prevede di differenziare e pesare i rifiuti che vanno nei cassonetti appositamente attrezzati. Oggi i cittadini pagano i rifiuti in termini potenziali e non sulla quantità effettivamente prodotta. Infatti, è ingiustificabile che essi vengano tassati anche quando non sono in condizioni di produrre rifiuti, come nel caso del possesso di due abitazioni, di cui una stagionale.
Italia dei Valori richiederà alla Società di Gestione il piano industriale e ne verificherà i contenuti, dai costi gestionali agli obiettivi di efficienza, trasparenza amministrativa e benefici per i cittadini. Occorre riportare la gestione negli indirizzi fissati dalla legge.
Infine si chiede alla Società di ripartire la tariffa in più rate come operato in precedenza, affinché tutti i cittadini siano posti nelle condizioni di pagare, diversamente è facilmente prevedibile che non potranno pagare.
Coordinamento Provinciale di Enna

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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