martedì 8 aprile 2008

Roccaverde. "Ecco perchè voterò Lina Grillo"

Lettera aperta ai miei amici e agli elettori
Comincio dal PD.
Dopo un mese circa di campagna elettorale sembra che la distanza tra Veltroni e “il capo-padrone della coalizione opposta “, sia minima e che basta il voto di un 10 % degli indecisi per farcela. Quindi SI PUO’ FARE. Questo, tuttavia, è lo slogan elettorale (di sicuro effetto propagandistico) che sta facendo circolare bene l’immagine e il messaggio del PD e del suo leader, ma che non spiega assolutamente il motivo per cui dovremmo votarli. A me basta fare qualche semplice riflessione per farmene una ragione, a prescindere da tutte le considerazioni di merito sul programma che dice, comunque, delle cose sensate ( lotta alla precarietà, compenso minimo di 1000 euro, stabilizzazione dei contratti; certezza della pena con processi più rapidi; riduzione irpef, lotta all’evasione, diminuzione della spesa pubblica; riforme istituzionali con diminuzione dei parlamentari e adeguamento dei loro trattamento alla media europea,ecc.ecc.).
1. Il PD, pur con tutti i suoi limiti e le sue incertezze, non è nato improvvisamente sul predellino di una macchina. Ha avuto anni di sofferta gestazione ed il suo leader è stato consacrato da un plebiscito popolare, quello delle primarie di ottobre, che non si era mai visto nella storia politica del nostro Paese. Questo non vuol dire che la Casta dei politici è stata eliminata ( esiste e resiste in tutti i Partiti, anche nel PD), ma che ci sono segnali forti da parte di Veltroni perche essa venga, quanto meno, ridimensionata. A cominciare dall’impegno per una nuova legge elettorale che ci faccia scegliere quale candidato votare e dalla applicazione rigorosa e generalizzata del sistema delle primarie “ vere “ ( previsto nello statuto del PD, l’unico partito che finora lo ha fatto) che consenta ai cittadini di scegliere i candidati da inserire nelle liste.
Per queste ragioni e per tante altre, il PD mi sembra più credibile e affidabile di tutte le altre formazioni politiche.
2. Veltroni mi ispira istintivamente più fiducia; non tanto per le cose che dice e per come le dice, ma per l’ onestà e la sincerità che traspare chiaramente dai suoi occhi. Non è tanto una questione di età, di grinta e di energia, ma di sicurezza e serenità di approccio con la gente e le singole persone. Forse può non significare niente, ma ve lo immaginate Berlusconi andare a pranzo nelle case della gente comune, come sta facendo Veltroni nel suo tour ?
Votare Veltroni, inoltre, per noi piazzesi significa sostenere anche la candidatura alla Camera di Ethel Consiglio, una giovane e promettente dirigente politica, donna, impegnata fin da giovanissima in attività culturali e sociali, apprezzata anche fuori dai confini cittadini.
3. I fatti. Il governo Prodi, condizionato da una coalizione eterogenea, e da personaggi che lo ricattavano ad ogni passo, specie in Senato ( pensate solo a Mastella e Dini), è riuscito, nonostante tutto in soli 2 anni, a rimettere sui binari giusti il sistema Italia, riducendo il debito pubblico e le spese, e cominciando a fare pagare le tasse agli evasori. Cose impopolari e sicuramente insufficienti a fare uscire il nostro Paese da una crisi profonda che dura da decenni, lasciata in condizioni disastrose dai governi berlusconiani, quelli dei 22 condoni, delle leggi ad personam e delle grandi infrastrutture incompiute perchè prive di coperture finanziarie.
Veltroni raccoglie un Paese sfiduciato e in ginocchio, ma credo che abbia passione e tensione etica, una profonda motivazione interiore, onestà intellettuale e le capacità tecniche adeguate ( vista la sua grande esperienza politica e amministrativa) per farci uscire dal pantano e lavorare per un Paese “ normale “. Se non si vota il PD ( anche con uno sforzo che a tanti come me costa molto), saremo ricacciati nel “paese delle banane” di pochi anni fa. O l’abbiamo già dimenticato ?

Passiamo alle regionali e a Lina Grillo.
Qui il ragionamento mi sembra più facile anche se la battaglia per battere il cuffarismo, da parte della pur brava Anna Finocchiaro, sostenuta in Sicilia anche dalla Sinistra Arcobaleno con Rita Borsellino, mi sembra più difficile. In provincia di Enna Lombardo, che è lo specchio di Cuffaro, si presenta non solo con i suoi, Colianni e Mattia, ma con lo stesso UDC di Casini ( che a livello nazionale è contro il PDL, ma in Sicilia è con quello dei cannoli) , Forza Italia spaccata in due tra Leanza e Prestifilippo, e AN in cerca di un posizionamento utile per il futuro, dopo le umiliazioni subite.
A Piazza Armerina Lombardo si presenta con la faccia pulita di Mattia che, suo malgrado, farà il porta acqua dell’ennese Colianni , senza alcuna speranza di arrivare a Palermo, e con la spregiudicatezza di Maurizio Prestifilippo (new entry di Forza Italia) che difficilmente potrà farcela sull’uscente Leanza.
E adesso lasciatemi fare un po’ di sano campanilismo cittadino, non tanto nei confronti degli abitanti di Enna ( che rispetto e ammiro per la grande capacità di stringersi attorno ai loro candidati locali), ma della classe dirigente provinciale, trasversale a tutti gli schieramenti, che considera i Comuni della Provincia come dei feudi, da dirigere e colonizzare, a tutti i livelli, trovando purtroppo sempre chi, per un piatto di lenticchie, si lascia ricattare e manovrare. Qui la storia e la cronaca sarebbero piene di episodi da raccontare per ciò che riguarda la nostra Città che raramente ha trovato uomini con la spina dorsale dritta per opporsi e contrastare le aspirazioni e le spinte accentratrici dei vertici ennesi, pronti a sacrificare le identità e le autonomie locali, quando sono in gioco interessi forti del comune capoluogo e dei loro esponenti politici.
Con questo ragionamento si capisce perché in questi ultimi mesi nel PD sono nate e si stanno consolidando delle aree culturali che fanno riferimento a Enrico Letta e a Rosi Bindi e che a livello locale e provinciale si sono riconosciute in Carmelo Tumino e adesso in Lina Grillo. Una componente, numericamente e qualitativamente rilevante, che ha contribuito in maniera determinante alla individuazione di Concetto Prestifilippo come guida del partito a Piazza Armerina, ma che vuole giocare un ruolo attivo, in spirito di unità con le altre anime del partito, nelle attuali competizioni regionali e nelle successive scadenze elettorali provinciali e comunali.
Veniamo dunque a Lina Grillo, individuata dai vertici provinciali come candidata, dopo il passo indietro di Carmelo Tumino. Donna, insegnante elementare, consigliere comunale dal 1996 e assessore alle politiche sociali nella precedente giunta Velardita , impegnata da sempre in attività di volontariato sociale, culturale religioso, rappresenta in questo momento quanto di meglio il PD e la nostra Città possa esprimere.
L’unica candidata locale, la cui storia personale e pubblica, è un esempio di coerenza e correttezza a servizio del bene comune. Un esempio per tutti è la lunga battaglia condotta in questi ultimi anni per l’approvazione del PRG, giunto alle sue battute conclusive, grazie alla determinazione di Lina e di pochi altri consiglieri del PD, mentre il nostro serafico Sindaco e altri consiglieri comunali a lui vicini erano solo preoccupati di boicottarlo. Anche per lei vale il motto del PD di Veltroni SI PUO’ FARE , a patto che la nostra Città ritrovi l’orgoglio e la forza per il suo riscatto e per giocare un ruolo determinante nello sviluppo economico sociale e culturale del nostro territorio,della nostra Provincia e della Sicilia. Dobbiamo solo avere consapevolezza delle potenzialità che possediamo ( in termini di risorse naturali, culturali e umane) e della necessità di utilizzare questo patrimonio materiale e umano con ferma volontà e spirito di servizio, senza cedere alle risse localistiche e alle polemiche improduttive con gli abitanti dei Comuni viciniori. Ma anche ( faccio questa concessione al linguaggio veltroniano) ritrovando il gusto di essere cittadini di una Città con una sua lunga e gloriosa tradizione storica e culturale che vuole riprendere nelle suo mani il proprio destino, senza delegarlo ( per interessi, opportunità, ignavia) a nessuno.
Questo, e altro ancora, significa per me il voto per le regionali al PD e a Lina Grillo.
Riflettete gente, riflettete…

Aprile 2008 Salvatore Roccaverde

Post scriptum:
Rileggendo il testo di cui sopra, mi rendo conto di avere usato toni ed espressioni un po’ enfatici e forse anche retorici, da propaganda elettorale insomma. Ma che volete, non solo siamo in piena campagna elettorale e quindi qualche eccesso verbale è consentito ( pensiamo quante balle si sentono in giro ogni giorno!), ma è che, nonostante la mia età non più da adolescente,quando si dovrebbe essere più saggi e distaccati, sono stato contagiato dall’entusiasmo che si respirava a pieni polmoni l’altra sera, all’ inaugurazione della nuova sede del PD della nostra Città. Non solo tantissime persone di ogni età, difficilmente riscontrabili in questi ultimi anni, ma tante facce nuove, specie di donne e giovani. Ebbene, ero un po’ scettico prima di entrare. Sono uscito fiducioso pensando “ ma allora veramente SI PUO’FARE ! Anche qui a Piazza Armerina “.
Non me ne vogliate, sono un inguaribile ottimista!
Salvatore Roccaverde

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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