Piazza Armerina. “Vogliamo che i commercianti della Villa Romana del Casale rimangano al loro posto”. E’ questo, in sintesi, l’atto di indirizzo che ieri il consiglio comunale, presieduto in seduta straordinario dal vice presidente del consiglio Calogero Cimino ha votato all’unanimità. I consiglieri hanno fatto loro le proposte dei commercianti che chiedevano di non spostare le loro bancarelle fino alla definitiva costruzione della nuova area commerciale in fare di realizzazione grazie al cantiere finanziato con i fondi europei del PIT 11. “Il consiglio comunale – si legge nell’atto di indirizzo – vista la situazione in cui versano i lavori di costruzione della nuova area commerciale, considerato il periodo particolare della stagione che costringerebbe gli operatori commerciali a sopportare ulteriori danni aziendali visto l’alto afflusso alla villa di turisti chiede ai rappresentanti delle istituzioni di mantenere lo stato di fatto fino allo spostamento definitivo nella costruendo area commerciale”. L’atto di indirizzo è stato inviato al commissario straordinario del comune di Piazza Armerina dottor Crimi ed al presidente della provincia Cataldo Salerno. Soddisfatti gli operatori commerciali. Si esprime così uno dei loro rappresentanti sindacali Salvatore Bonanno presidente provinciale dell’Anfa Confesercenti “Finalmente – dice Bonanno – nell’ultimo consiglio comunale si sono chiarite molte cose. Si è capito che il comune deve dare le autorizzazioni per le attività che ricadono nel suolo comunale e, viceversa, la provincia deve dare le autorizzazioni per le attività che ricadono sul suolo provinciale. Purtroppo – continua Bonanno – la giunta aveva solo complicato le cose penalizzando i commercianti e non rilasciando loro nessuna autorizzazione e concessione. Devo dice invece – conclude Totò Bonanno – che il consiglio comunale si è comportato con molta lungimiranza capendo il problema dei commercianti”. Molto soddisfatto il vice presidente del consiglio Calogero Cimino “Quello dei commercianti è un tema delicato perché coinvolge diverse famiglie – dice Cimino – per questo abbiamo cercato di fare il nostro dovere costruendo un atto di indirizzo che, speriamo, possa risolvere il problema. Peraltro, questa categoria – conclude Cimino – è già stata penalizzata a causa della diminuzione di flusso turistico dovuta ai restauri della villa”
Agostino Sella
Agostino Sella