mercoledì 11 giugno 2008

Netturbini ancora sul tetto. Ma si va verso una soluzione

Piazza Armerina. Erano le dieci di ieri mattina quando quattro operatori ecologici sono saliti sul tetto del comune. I loro colleghi hanno cercato di impedirglielo ma loro, non hanno sentito ragione. “Non ci muoviamo fino a quando non ci portano i soldi sul tetto” gridavano ieri mattina accovacciati sulle tegole. A salire sono stati Salvatore Di Carmine, Salvatore Di Simone, Maurizio Auguglia e Salvatore Castoro. Quest’ultimo, però, si è sentito male e subito è sceso dal tetto. Nel giro di pochi minuti, dopo che si è sparsa la voce, polizia e vigili del fuoco hanno circondato il comune. Gli operati ecologici di Sicilia Ambiente sono in credito di tre mensilità. Da ieri sono in stato di agitazione e le strade sono piene di immondizia. La situazione è piuttosto paradossale. Il comune ha i soldi per pagare gli operatori ecologici ma li eroga solo a condizione che di pagare i netturbini. Da giorno 4 il comune aspetta dal presidente di Sicilia Ambiente il nulla osta per il pagamento degli operati. Pare che il nulla osta sia comunque arrivato ieri nel tardo pomeriggio, grazie all’intervento del presidente del consiglio Filippo Miroddi e alla caparbietà del dirigente del comune Saro Scimone. “Sono riuscito ad ottenere dal presidente Agozzino – dice Miroddi – il nulla osta per il pagamento di un acconto”. In poche parole Sicilia Ambiente aveva rilasciato il nulla osta senza però specificare a quanto ammontava lo stipendio di ogni singolo operaio “Un modo – dice qualcuno – per pigliarci in giro. Così gli operai non si possono pagare”. Alla fine nel pomeriggio Miroddi è tornato da Enna con il nulla osta contenente un dicitura che permette agli operati di aver pagato un anticipo delle mensilità sulla traccia delle mensilità di febbraio. Adesso tutto è nelle mani del commissario che oggi dovrebbe firmare il provvedimento definitivo. Ma i tre occupanti del tetto del comune di scendere non ne vogliono sapere almeno fino a quando non arriva la firma del commissario. Insomma, Piazza in questi giorni è una città nel caos. Nel giro di una settimana i tetti del comune sono stati occupati per ben due volte. Prima dai lavoratori del servizio domiciliare agli anziani ed adesso dai netturbini. Segno di una città allo sbando e senza guida che aspetta con ansia il futuro sindaco che verrà eletto nelle amministrative di questo fine settimana.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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