martedì 28 ottobre 2008

Pino Aloi. Difesa dell’Ospedale = Migliorare i servizi sanitari

La vicenda che in questi mesi angoscia la Città di Piazza Armerina e di cui i giornali parlano è la chiusura dell’Ospedale “Chiello”.

Non è ammissibile che un piano ospedaliero piuttosto che rispondere alle esigenze del territorio e della salute dei cittadini,  venga articolato su base ragionieristica. Anziché contenere, o meglio tagliare, gli sprechi della carta sanitaria vengano di contro penalizzati gli operatori del servizio socio-sanitario e quindi l’utenza.

Pensiamo a quanti che per usufruire di un servizio sanitario saranno costretti a spostarsi presso altre strutture con conseguenti disagi economici, logistici e difficoltà sia per il malato sia per coloro che dovranno assisterlo nell’iter ospedaliero.

E’ inaccettabile che si proceda a tagli indiscriminati operati ai danni delle comunità interne dell’isola dove già la desertificazione con l’emigrazione cresce ogni giorno. Purtroppo non siamo nuovi a situazioni simili cioè essere depauperati di una risorsa occupazionale, economica, finanziaria e sociale.

Il coro di protesta elevato dalle forze politiche, istituzionali e sindacali, con  riunioni e dibattiti hanno portato a conoscenza tutti i cittadini della perdita della struttura ospedaliera invitandoli a mobilitarsi affinché  il provvedimento di ridimensionamento ospedaliero non venga attuato dalla  Regione Siciliana.

Per la salvaguardia dell’Ospedale, dopo quanto è stato manifestato e ribadito, nell’ambito della riorganizzazione della sanità, bisogna passare dalla protesta alla proposta suggerendo delle soluzioni che possano servire a migliorare la nostra struttura ospedaliera affinchè la stessa possa erogare servizi sanitari di qualità.

                                   Giuseppe Aloi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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