mercoledì 15 ottobre 2008

Tutti al capezzale del Chiello

Piazza Armerina. Presenti quasi tutte le istituzioni, assenti il direttore generale Iudica ed i cittadini. Questo in sintesi il resoconto del consiglio comunali che ieri si è protratto fino a tarda serata e che ha avuto all’ordine del giorno la paventata chiusura dell’ospedale piazzese Guglielmo Chiello. Hanno aderito all’invito del presidente Calogero Centonze, oltre al sindaco Nigrelli i primi cittadini di Valguarnera Nocilla, di Leonforte, Bonanno e di Aidone Curia. Presente anche il rappresentante del comune di Pietraperzia Vangheri. Assente, il direttore generale dell’asl di Enna Francesco Iudica che ha mandato una nota con le motivazioni della sua mancata presenza. All’appello, invece, si sono presentati tutti gli altri rappresentanti delle istituzioni invitate compreso quello della diocesi con il vicario foraneo Ettore Bartolotta. La partenza non è certo delle migliori. Nell’aula consiliare manca la luce. Il clima è malinconico. Il presidente è costretto a sospendere la seduta e chiamare i tecnici della ditta che cura i servizi elettrici per riparare il guasto. Da all’occhio la mancata presenza dei cittadini. Nei banchi riservati al pubblico solo rappresentanti politici e sindacali, medici ospedalieri, giornalisti e forze dell’ordine. Solo cinque i cittadini all’inizio del dibattito. Brutto segno per una città che probabilmente non ha ancora capito che è molto vicina la chiusura del suo ospedale. Dopo l’apertura dei lavori affidata al presidente Calogero Centonze ha preso la parola l’assessore alla sanità Innocenzo Di Carlo che ha relazionato sulla situazione generale ed illustrato un documento preparato dall’amministrazione comunale insieme all’osservatorio cittadino sulla sanità. Dopo Di Carlo è intervenuto Edoardo Lotario, medico ed esponente del PD che ha messo in evidenza le incongruenze del piano di rientro regionale. Il sindaco di Aidone Curia ha invece dichiarato “che la sua presenza non era per solidarietà ai piazzesi ma strettamente legata all’uso che i cittadini di Aidone fanno della struttura di Piazza. Siamo pronti – ha detto Curia – ad intraprendere azioni comuni con Piazza Armerina per evitare la chiusura dell’ospedale”. Giuseppe Bonanno, sindaco di Leonforte ha sottolineato come “il destino di Leonforte e Piazza possa essere comune in quanto entrambi i presidi delle due città rischiano di essere chiusi”. Bonanno, durante il suo intervento, ha invitato il presidente della regione nella sua città ricordando come durante la campagna elettorale Lombardo aveva assicurato ai suoi concittadini sulla sopravvivenza dell’ospedale di Leonforte. Nocilla e Vangheri hanno entrambi sottolineato l’importanza di evitare i tagli alla sanità ennese. Dopo i sindaci ha preso la parola Ettore Bartolotta in rappresentanza del Vescovo piazzese Michele Pennisi che ha messo in evidenza anche il triste destino a cui potrebbero andare incontro gli altri ospedali della diocesi, come Mazzarino e Gela.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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