Piazza Armerina. Si chiama Cristian, per lui sarà un Natale diverso. Il nome è di fantasia ma la storia è vera. Cristian ha 30 anni, e vide da solo. I suoi genitori sono morti quando aveva 15 anni. “Mio padre di infarto mentre lavorava la terra – dice – mia madre un mese dopo per il dispiacere”. Da allora vive solo. “Fino a 18 anni sono stato con mia zia, poi è morta anche lei”. Il Natale di Cristian non è stato come tutti gli altri. Non ha parenti e vive solo. Ha un carattere piuttosto introverso. “Faccio difficoltà a passare il Natale con gli altri – dice – sono tutti con le famiglie. Io famiglia non ne ho”. La situazione non è buona neanche per il lavoro. Vive con i sussidi. “Non trovo lavoro – dice – ho solo la terza media e non so che fare. Poi tutti mi dicono che il lavoro non c’è”. Di regali di Natale Cristian non ne riceve tanti, anzi non ne riceve nessuno. “E chi mi deve regalare qualcosa!! – dice – fino l’anno scorso ci pensava la vicina di casa che mi dava un panettone ma adesso è morta pure lei”. La storia di Cristian è una di quelle tristi, di quelle che si conoscono poco. Storie che sono nascoste tra le case della città. Ieri sera ha passato il decimo Natale da solo. “Ormai ci sono abituato – dice - non ho parenti e gli amici sono pochi. E’ il decimo che passo da solo. Fino a qualche tempo fa – dice ancora – ho lavorato facendo l’ambulante. Aiutavo uno che faceva mercati. Quando gli ho chiesto di mettermi in regola non mi ha più chiamato. Da allora con 350 euro al mese devo a fare tutto”. Meno male che Chistian ha la casa che gli hanno lasciato i suoi genitori. Una stanza da letto, un bagno ed una cucina nel centro storico piazzese. Si riscalda con una stufa a gas. “La bombola costa 30 euro – dice - ed in un mese c’è ne vogliono due. Con le bollette dell’acqua e della luce spendo quasi tutto. Il resto mi serve per mangiare. Ma qualcuno comunque mi aiuta. C’è chi mi compra la spesa o chi mi da 10 euro. Però non mi lamento – conclude – Al mondo in molti sono quelli che stanno peggio di me. Io 350 euro al mese li ho. Non ho figli e donne da mantenere”. Di Cristian a Piazza Armerina, c’è ne sono tanti. La Caritas cittadina settimanalmente assiste decine di famiglie con problemi simili a quelli di Cristian. Per loro, comunque, sarà lo stesso Natale.Agostino Sella
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com
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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"
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