venerdì 27 febbraio 2009

Rifiuti. Finalmente si torna al regime Tarsu.

Piazza Armerina. “Ho predisposto un ordinanza. Da domani raccoglieranno i rifiuti e la città sarà più pulita”. Le dichiarazione del sindaco, Fausto Carmelo Nigrelli, fanno tirare un sospiro di sollievo ai piazzesi. La città è invasa dai rifiuti. Cassonetti stracolmi di immondizia si trovano in tutte le strade, davanti alle scuole ed alle chiese. I mezzi di Sicilia Ambiente, fino ad oggi, sono stati fermi a causa della mancanza di fondi per il pagamento delle assicurazioni. Il comune piazzese ha anticipato circa un milione e mezzo di euro. Non poteva anticipare più. Ma il sindaco ha ancora una volta messo mano al portafoglio del comune per evitare ulteriore disagi ai cittadini piazzese. Oggi firmerà un ordinanza che permetterà alla ragioneria della città dei mosaici di pagare in nome e per conto di Sicilia Ambiente le assicurazioni ai mezzi. Da domani quindi, gli operatori ecologici, si caricheranno di un lavoro straordinario per sgombrare le strade dalle migliaia di tonnellate di rifiuti che si sono accumulati da più di una settimana nei cassonetti e nei loro dintorni. Il sindaco Nigrelli è poi soddisfatto della riunione della mattinata con gli altri sindaci dell’ennese. “Per la prima volta – dice Nigrelli – stamattina Sicilia Ambiente ci ha consegnato i costi reali di ogni singolo cantiere. E’ la prima volta che questo avviene dal 2004. Adesso siamo in regime Tarsu. Significa che la riscossione torna ai comuni che incasseranno la bolletta. La bolletta viene calcolata ed emessa dal personale di Sicilia Ambiente. Giorno 15 – dice Nigrelli - ci sarà l’affidamento fino al 30 giugno ad una società che verrà decisa dal consiglio di amministrazione dell’Ato e che potrà essere Sicilia Ambiente che garantirà il servizio”. Insomma si vede la luce in fondo al tunnel. Le città torneranno ad essere pulite. Ma si ritorna all’antico. I comuni intascheranno le bollette e potranno pagare direttamente il servizio evitando intermediazioni che nel corso di questi anni hanno solo prodotto dissesti economici e disagi ai cittadini. Il tutto dovrebbe garantire i livelli occupazionali delle società che gestiscono il servizio.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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