Caro Agostino,
non volevo scrivere niente sul caso di Eluana, anche perchè credo che non giovi a nessuno, nè tanto meno a Peppino Englaro e alla sua famiglia, l'accanimento mediatico, oltre a quello terapeutico, politico, burocratico, ecc. che si sta perpetrando in questi mesi sull'inconsapevole corpo della ragazza. Ho visto che neanche tu, con il tuo sito, hai voluto contribuire a tale accanimento. Tuttavia, vista la gravità del problema, e il grave vulnus che in suo nome si sta infliggendo alla nostra democrazia e alle nostre coscienze, forse è opportuno parlarne anche noi pubblicamente, come del resto sta avvenendo in ogni casa e in ogni angolo del nostro Paese. In fondo confrontarsi civilmente su questioni come questa, dove sono in gioco i valori profondi di ognuno di noi è forse più importante che occuparsi di altre storie, spesso davvero piccole, che riguardano la nostra piccola Comunità.
Se sei d'accordo si può avviare una discussione nel tuo blog, anche a partire da opinioni espresse da personalità del mondo cattolico. Ma non il Papa o il cardinale Bagnasco che, con tutto il rispetto, sappiamo quello che pensano (anche se non lo condivido), ma attraverso la voce di un comune prete, come quella di don Raffaele Garofalo, apparsa su micromega che ti allego.
Ciao
Salvatore Roccaverde
http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-diritto-alla-vita-e-il-diritto-alla-morte/
non volevo scrivere niente sul caso di Eluana, anche perchè credo che non giovi a nessuno, nè tanto meno a Peppino Englaro e alla sua famiglia, l'accanimento mediatico, oltre a quello terapeutico, politico, burocratico, ecc. che si sta perpetrando in questi mesi sull'inconsapevole corpo della ragazza. Ho visto che neanche tu, con il tuo sito, hai voluto contribuire a tale accanimento. Tuttavia, vista la gravità del problema, e il grave vulnus che in suo nome si sta infliggendo alla nostra democrazia e alle nostre coscienze, forse è opportuno parlarne anche noi pubblicamente, come del resto sta avvenendo in ogni casa e in ogni angolo del nostro Paese. In fondo confrontarsi civilmente su questioni come questa, dove sono in gioco i valori profondi di ognuno di noi è forse più importante che occuparsi di altre storie, spesso davvero piccole, che riguardano la nostra piccola Comunità.
Se sei d'accordo si può avviare una discussione nel tuo blog, anche a partire da opinioni espresse da personalità del mondo cattolico. Ma non il Papa o il cardinale Bagnasco che, con tutto il rispetto, sappiamo quello che pensano (anche se non lo condivido), ma attraverso la voce di un comune prete, come quella di don Raffaele Garofalo, apparsa su micromega che ti allego.
Ciao
Salvatore Roccaverde
http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-diritto-alla-vita-e-il-diritto-alla-morte/