venerdì 20 marzo 2009

200 firme a favore del Chiello

Piazza Armerina. Sono circa 200 la firme che gli operatori della sanità hanno raccolto per migliorare la sanità ennese. Una lettera aperta che sta girando tra gli operatori critica ma allo stesso tempo costruttiva con lo scopo di migliorare lo stato dei nosocomi ennesi. “Noi pensiamo – dice la lettera aperta - che la ragioneria applicata alla programmazione e gestione della Sanità, prima che si realizzasse e venisse reso pubblico lo sfascio, sia stata quella che ha trovato nelle pieghe dei bilanci le economie per edificare gli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte, creando strutture che affrancassero la provincia dalla sudditanza rispetto alle aree metropolitane. Non si comprende bene – dice la lettera firmata da circa 200 persone - come si possa essere propositivi per il controllo e la programmazione di una sanità che può decollare”, visto che “…il piano sanitario regionale si preannunzia penalizzante per la Provincia di Enna, perché l’obiettivo primario è quello di diminuire l’efficienza di due Ospedali come quelli di Leonforte e Piazza Armerina. Proprio i due Ospedali inaugurati nel recente progresso, attuando una politica sanitaria che, indubbiamente, ha fatto crescere l’offerta. Quando sopra esposto, certamente, non ha potuto avere continuità, o per meglio intenderci, certamente, non per incuria o colpa di chi è stato nelle condizioni di “ragionare”, cioè i Direttori Generali, compresi gli attuali, ma certamente a causa della crisi economica che ci attanaglia”. Poi la lettera fa una serie di riferimenti ai bilanci ed al modo di come gestire la sanità “La salute non ha prezzo – continua la lettera - ma il Ministero della Salute ha un bilancio. Nel momento epocale in cui ci troviamo di crisi generazionale, certamente, non è diminuendo l’efficienza di due ospedali come quelli di Leonforte e Piazza Armerina, con le immediate e conseguenti ricadute sul “rifornimento” delle strutture del territorio precedentemente menzionate e dell’indotto, che si riuscirà a venir fuori dalla crisi, ma, per come affermato da Gary Becker, Premio Nobel per l’economia nel 1992, “l’investimento migliore non è di natura finanziaria, ma conoscenze e competenze hanno maggiore valore delle economie”. Soltanto puntando - continua la lettera - su una rigida razionalizzazione delle risorse umane e tecnologiche a disposizione, a nostro avviso, la Sanità nell’Ennese potrà finalmente decollare”
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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