domenica 26 aprile 2009

Oggi Piazza città delle Mountain Bike

Piazza Armerina. Oggi nella città dei mosaici è il giorno delle Mountain bike. Questo grazie all’associazione “I Vispi Siciliani” presieduta da Totò Trumino. Lungo i percorsi del territorio piazzese si terrà una ricognizione non competitiva in mountain bike dedicata dall'Associazione "I Vispi Siciliani" - MTB Piazza Armerina, alla riscoperta delle tratte di ferrovia dimenticate. Totò Trumino, presidente de I Vispi Siciliani, in collaborazione con il Coordinatore Regionale FIAB professor Giampaolo Schillaci, da sempre in prima linea per il recupero delle ferrovie dismesse in Sicilia, così ci spiegano come è nata questa giornata all'insegna della bici e dell'ambiente: “In occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate - dice Totò Trumino - abbiamo voluto celebrare la nostra ferrovia la famosa "A piducchiusa”, così detta dai ferrovieri per essere un ramo a scartamento ridotto con cremagliera e con un tracciato altimetricamente complesso e particolarmente lento. La Dittaino-Caltagirone fu costruita tra il 1912 e il 1930 e chiusa definitivamente nel 1971. E' lunga 71,15 chilometri e percorre un tratto di 17 chilometri di inesprimibile bellezza e fascino”. “Il paesaggio dell'itinerario prescelto per l'attraversamento in mountain bike la prossima domenica - Dice Giampaolo Schillaci - è quello vasto e ombroso che passa entro il Bosco di Bellia, oggi riserva naturale regionale ed è il ramo, in direzione Dittaino, più prossimo alla Città di Piazza Armerina; si distingue quindi per ubertosità da quello brullo e arido tra Valguarnera e Dittaino. Lungo i 17 km si incontrano tre gallerie, due delle quali sono percorribili e l’ultima inaccessibile. I convogli ferroviari partiti da Dittaino, dopo soste a Valguarnera e Grottacalda, si fermavano a Ronza, , proprio di fronte all'attuale ingresso del Parco naturale della Forestale e a Bellia-Aidone, raggiungendo infine Piazza Armerina, centro allora di notevole importanza, dove si trovava la stazione e l'adiacente Deposito Locomotive”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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