DISABILI MIRCOLATI - CERCASI SANTO PROTETTORE
Con la seconda conferenza dei servizi tenutati presso il teatro Garibaldi di Piazza Armerina è stato varato il piano di zona 2010-2012 del distretto socio-sanitario n. 24 (Piazza Armerina-Barrafranca-Pietraperzia e Aidone). Tra i progetti attivati anche l’esclusione dei centri di aggregazione per disabili dell’AIAS e dell’AGEDI. Esclusione non dovuta a mancanza di sensibilità verso i disabili perché, come dice qualcuno, c'è né anche troppa, quindi si deduce che gli assistiti dei due centri sono guariti e potranno tranquillamente svolgere ogni attività da normodotati lasciando tranquilli i protagonisti del miracolo.
All’avvio del primo piano di zona nel 2004 gli assistiti dai centri AIAS e AGEDI non erano stati presi in considerazione poi, grazie all’impegno del dirigente coordinatore, con la rimodulazione per la premialità del 2006 sono stati ripescati, quindi accreditati i due centri di aggregazione che cofinanziano il progetto al 50%. Ora i disabili dell’AGEDI e dell’AIAS scompaiono nuovamente, quindi il miracolo si è ripetuto e siamo curiosi di conoscere chi ha queste doti sopranaturali, perché vorremmo porre alla sua attenzione i tantissimi altri disabili della città Armerina e di Aidone che richiedono un’assistenza che in atto ricevono solo, in parte, dai due centri esclusi dal piano di zona appena varato, che manca solo dell’atto finale: l’accordo di programma tra i sindaci del distretto e le “cooperative” incaricate a svolgere i vari servizi.
L’AGEDI e L’AIAS, nel territorio, sono le uniche realtà conosciute che, con i centri di aggregazione, erogano servizi a 25 disabili Armerini e di Aidone. Pochi sanno comunque, che i ragazzi disabili all’età di 14 anni sono dimessi dalle attività riabilitative e dopo alcuni anni anche dalla scuola, perciò restano a casa a totale carico della famiglia che senza l’aiuto dei due centri una situazione difficile diventerebbe insostenibile.
La notizia dell’esclusione dei due centri di aggregazione non è stata apprezzata dai familiari che giornalmente si devono confrontare con il problema della disabilità e che avevano posto tanta fiducia nel servizio che è erogato dall’aias e dall’agedi.
Con il piano di zona 2010-2012, per migliorare il servizio, nei tavoli tematici era stata evidenziata la necessità di aumentare gli assistiti e l’ampliamento delle attività. Volevamo occuparci anche della gestione del loro tempo libero e creare quel minimo di autonomia che poteva essere la premessa per il “DOPO DI NOI” invece, ci ritroviamo con il dilemma di sempre “Chi si occuperà dei nostri figli? Con la realizzazione dei due centri di aggregazione si pensava alle basi per assicurare una degna assistenza alle persone con disabilità, invece alla prima occasione i sogni crollano per tornare alla logica di sempre. “di cui sunnu li figghi, si l’annaca”. (per non dire altro).
Con la seconda conferenza dei servizi tenutati presso il teatro Garibaldi di Piazza Armerina è stato varato il piano di zona 2010-2012 del distretto socio-sanitario n. 24 (Piazza Armerina-Barrafranca-Pietraperzia e Aidone). Tra i progetti attivati anche l’esclusione dei centri di aggregazione per disabili dell’AIAS e dell’AGEDI. Esclusione non dovuta a mancanza di sensibilità verso i disabili perché, come dice qualcuno, c'è né anche troppa, quindi si deduce che gli assistiti dei due centri sono guariti e potranno tranquillamente svolgere ogni attività da normodotati lasciando tranquilli i protagonisti del miracolo.
All’avvio del primo piano di zona nel 2004 gli assistiti dai centri AIAS e AGEDI non erano stati presi in considerazione poi, grazie all’impegno del dirigente coordinatore, con la rimodulazione per la premialità del 2006 sono stati ripescati, quindi accreditati i due centri di aggregazione che cofinanziano il progetto al 50%. Ora i disabili dell’AGEDI e dell’AIAS scompaiono nuovamente, quindi il miracolo si è ripetuto e siamo curiosi di conoscere chi ha queste doti sopranaturali, perché vorremmo porre alla sua attenzione i tantissimi altri disabili della città Armerina e di Aidone che richiedono un’assistenza che in atto ricevono solo, in parte, dai due centri esclusi dal piano di zona appena varato, che manca solo dell’atto finale: l’accordo di programma tra i sindaci del distretto e le “cooperative” incaricate a svolgere i vari servizi.
L’AGEDI e L’AIAS, nel territorio, sono le uniche realtà conosciute che, con i centri di aggregazione, erogano servizi a 25 disabili Armerini e di Aidone. Pochi sanno comunque, che i ragazzi disabili all’età di 14 anni sono dimessi dalle attività riabilitative e dopo alcuni anni anche dalla scuola, perciò restano a casa a totale carico della famiglia che senza l’aiuto dei due centri una situazione difficile diventerebbe insostenibile.
La notizia dell’esclusione dei due centri di aggregazione non è stata apprezzata dai familiari che giornalmente si devono confrontare con il problema della disabilità e che avevano posto tanta fiducia nel servizio che è erogato dall’aias e dall’agedi.
Con il piano di zona 2010-2012, per migliorare il servizio, nei tavoli tematici era stata evidenziata la necessità di aumentare gli assistiti e l’ampliamento delle attività. Volevamo occuparci anche della gestione del loro tempo libero e creare quel minimo di autonomia che poteva essere la premessa per il “DOPO DI NOI” invece, ci ritroviamo con il dilemma di sempre “Chi si occuperà dei nostri figli? Con la realizzazione dei due centri di aggregazione si pensava alle basi per assicurare una degna assistenza alle persone con disabilità, invece alla prima occasione i sogni crollano per tornare alla logica di sempre. “di cui sunnu li figghi, si l’annaca”. (per non dire altro).
Piazza Armerina, 11 luglio 2009
Lorenzio Naso e Enzo Casale
AIAS AGEDI