sabato 11 luglio 2009

Il vescovo Pennisi sull'immagrazione "I vescovi non si faranno intimidire da Maroni e Bossi"

ROMA (4 luglio) - «Misure punitive e in qualche caso addirittura persecutorie» nel ddl sicurezza divenuto legge. È quanto scrive il quotidiano dei vescovi Avvenire in un editoriale dal titolo «Legge sbilanciata che già mostra crepe». Le critiche di Avvenire al provvedimento sulla sicurezza. Il ddl sicurezza divenuto legge mostra «esiti» che sembrano confermare «una virata tale da tramutare la politica di gestione legale dell'immigrazione in un complesso di misure punitive e in qualche caso addirittura persecutorie». I rischi della legge. «Ai segnali di allarme sulle possibili derive xenofobe, recisamente escluse dal governo, si associno rilievi sempre più incalzanti su concretissimi rischi di conseguenze inaccettabili» si legge. Conseguenze come il problema dei «figli nati in Italia da genitori irregolari», il «rischio» dei neonati di «divenire invisibili», «l'impossibilità di effettuare le pubblicazioni matrimoniali se uno dei due nubendi non dispone del permesso di soggiorno». Problemi che rivelano «esiti» che, scrive il quotidiano, «scongiuriamo, convinti che non ci si possa sottrarre dall'individuare spazi e strumenti in grado di evitarli».Le sofferenze dei migranti sono causate anche da discutibili provvedimenti messi in pratica da quei paesi ricchi che dovrebbero impegnarsi più degli altri in seri percorsi di accoglienza. È questo un passaggio dell'omelia della messa presieduta oggi pomeriggio in Duomo dall'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, e concelebrata con i vescovi provenienti da Africa, Asia e America Latina che fanno parte della delegazione del G8.Le perplessità dei vescovi italiani sul pacchetto sicurezza approvato in via definitiva dalle Camere restano quindi tante, come confermano le parole di Tettamanzi. Alle quali oggi si è aggiunta la replica alla Lega del vescovo di Piazza Armerina, mons. Michele Pennisi: «I vescovi hanno il diritto e il dovere di esprimersi sulle questioni morali» anche sull'immigrazione perché è un tema che «riguarda la dignità della persona». Per cui i vescovi «non si lasceranno intimidire» da attacchi come quelli del ministro degli Interni Roberto Maroni o del leader della Lega Nord Umberto Bossi. Mons. Pennisi chiede inoltre al Governo di varare un provvedimento che sani la situazione: «Se il governo vuole coniugare legalità e solidarietà deve fare una sanatoria perché tutti quelli che attualmente risiedono in Italia e hanno un lavoro possano essere regolarizzati per avere diritto all'assistenza sanitaria e i loro figli all'istruzione».

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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