martedì 1 settembre 2009

Cosa farà Nigrelli della sua giunta? Sarà determinate per il governo del centro sinistra l'assise del partito democratico?

Se il mio amico Agostino ha lasciato il gallo Carmelo e rinnovato tutto il resto perché a quanto ci scrive le sue galline non facevano più uova e si comportavano male cosa farà il sindaco Carmelo Nigrelli con le sue galline? Le lascerà governare per cinque anni oppure si rimetterà all’assise del suo partito? Prevarrà la sua tesi che può essere racchiusa nel concetto del “progetto di governo condiviso” oppure prevarrà la logica spartitoria chiesta da alcuni gruppi di potere che si annidano dentro il suo partito? Difficile dare delle risposte ma su una cosa siamo certi si prevede un autunno caldo e il previsto congresso del partito democratico potrebbe essere determinante per il futuro della giunta di centro sinistra che governa la città.
Sulla stampa leggiamo che il Primo Cittadino sarebbe intenzionato a non modificare la sua giunta “Non sono intenzionato a modificare la mia squadra di governo” dice Carmelo Nigrelli che precisa “Mi sforzo sempre di convincere gli altri a sostenere la validità del progetto di governo per la città sul quale abbiamo chiesto la fiducia agli elettori”. Le dichiarazioni del Sindaco si potrebbero leggere nel senso di indicare concrete vie attorno alla richiesta di un ampio consenso su un valido progetto di governo. Un invito ai compagni di partito di concentrarsi più sul programma attorno al quale costruire un metodo che permetta al centro sinistra di governare la città per cinque anni. E segnare la strada anche per la prossima legislatura. Ma, seppur nobile tale tesi sostenuta dal Sindaco, crediamo che una parte del Pd non la pensi alla stessa maniera. E’ noto a tutti che alcune aree, o sensibilità, del Partito democratico stiano premendo il Primo Cittadino, nel nome e per conto del famigerato concetto della visibilità, ad affidare un posto al sole a questi gruppi di potere. Ma ciò che più importa, secondo il mio parere, è la domanda: quanto vale tale visibilità o meglio che prezzo dovrà pagare il Sindaco se dovesse piegarsi al concetto della politica meramente spartitoria? Oggi il Sindaco dovrebbe avere vicino a se 11 consiglieri comunali. Il solo ad aver abbandonato il Pd e il consigliere Renato Incardona. Sono note a tutti le ragioni che hanno spinto Incardona a chiedere le dimissioni di Carmelo Nigrelli. Ragioni strettamente legate ad alcune vicende che ruotano attorno alla Villa Romana del Casale. Vicende lontane dalle dinamiche che vive il partito democratico. Il consigliere Vitali ha dato modo di pensare che il gruppo che rappresenta in aula sia insofferente. Ma ancora, ufficialmente, non ha dichiarato la sua posizione. Vitali, insieme al suo gruppo, che dovrebbe appartenere a una parte della defunta margherita, potrebbe rappresentare la seconda voce di dissenso e di separazione dal Partito del Sindaco con il rischio che la maggioranza che appoggia il governo di centro sinistra scenderebbe a dieci consiglieri. Dato per scontato l’appoggio dei consiglieri Venezia, Lotario, che dovrebbero garantire il vicesindaco Ribilotta e la fedeltà dei consiglieri Pino Grillo e Ilenia Adamo che garantiscono l’assessore alle politiche sociali Lina Grillo; fatto salva la fedeltà del gruppo Capizzi che garantirebbero l’assessore Restivo, nominato dal gruppo Ranieri Ferrara; dato per scontato la conferma dell'assessore alle feste e tradizioni Lillo Cimino e dell'assessore Guccio, uomo di fiducia del Sindaco, rimangono ancora zone grigie sulle posizione che in congresso assumeranno il consigliere Calamaio, il consigliere Monasteri e il consigliere Azzolina. Finire avvinghiato da una simile logica poco politica e molto spartitoria potrebbe costare caro al Sindaco come lo fu per Ivan Velardità. Ciò dipenderà dalla strada che il futuro segretario del partito democratico dovrà garantire. Chiunque esso sia dovrà comunque avere fegato e stomaco per riuscire a gestire una complessità di dinamiche per le quali occorrono esperienza e grande capacità di dialogo.
Foto in alto: Carmelo Nigrelli sindaco di Piazza Armerina

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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