domenica 27 settembre 2009

Riprendiamoci la città: Piazza Armerina!...... Terza Parte

Circolare a Piazza Armerina è diventata un’impresa non facile: code, imbottigliamenti, transito difficoltoso, confuso e quant’altro; forse manca un piano efficace per la mobilità veicolare, ma altresì il ruolo dei maleducati al volante è decisivo.
Infatti, quando la squadraccia dei maleducati al volante si muove, la prima regola che seguono è quella che la precedenza è sempre la loro, comunque.
Quando il/la bullo/a è al volante,ed ha fretta per le ragioni più diverse, guai a chi si frappone tra lui e la sua destinazione: bambini che attraversano la strada, anziani che si attardano sulla carreggiata, turisti rompiscatole che ammirano la città, gente che si attarda nella manovra di parcheggio, guai a loro perché, come minimo, il bullo si attacca al clacson come le mosche si attaccano sulla m….armellata.
Quando ad un incrocio, gentilmente, cedi la precedenza al/alla vastasiano/a questi non ti ringrazia mai, insomma per lui/lei hai fatto il tuo dovere, perché al/alla vastasiano/a gli tocca e basta, sempre!
L’altro giorno ho assistito ad una scena singolare!
Siamo in esterno giorno, in una delle vie del centro, primo pomeriggio; un gruppo di turisti spagnoli ammirano i segni della nostra città normanna, dall’altra parte della via si sente un rumore assordante che la testa vuota che era alla guida dell’auto, probabilmente, riteneva “musica”, degna di essere ascoltata da tutto il paese, così da spararla a non so quante centinaia di Watt dentro la sua auto e le sue orecchie, sicuramente protette da un robusto strato di cerume. Quando Testa Vacante, alias Testa Léggia, si è avvicinato al gruppo dei Turisti, è successo un mezzo miracolo, poiché il conduttore della discoteca ambulante, vista l’espressione sbigottita degli ospiti spagnoli, ha abbassato di colpo il volume!! Ma il mezzo miracolo è durato poco, infatti poco dopo l’assordante defecata pentagrammata ha ripreso vigore, accompagnata dall’espressione pensierosa di Testa Vacante che si sarà chiesto, senza,peraltro, riuscire a darsi una risposta: “ Ma perché ho abbassato il volume? Perché questi stranieri mi guardavano? Come si sono permessi a farmi quella taliata di rimprovero? Loro che sono di fuori… a me…un paesano: il paese è mio non è loro!”.
Non oso riportare i commenti fatti dal gruppo dei turisti spagnoli: non farebbe piacere a nessun cittadino sentirli. Insomma, una grandissima malafiura!
Un “Bravoo!!” a Testa Vacante da parte di tutti i cittadini della Città dei Mosaici!

P.S.:Così come hanno testimoniato Agostino Sella e Guglielmo Bongiovanni, “Riprendiamoci la città” prima e seconda parte( …se volete rileggerli sono rintracciabili su questo stesso blog…) hanno ricevuto numerosi consensi tra i cittadini di Piazza Armerina, ma a questi amici, conoscenti ed anche sconosciuti,che hanno apprezzato l’appello ad attenzionare il rischio di un preoccupante imbarbarimento nella convivenza civile di questo paese, voglio dire che non è sufficiente condividere, ma necessario contribuire nel giorno per giorno a riattivare il controllo sociale: bisogna diventare educatori e modelli di comportamento, specie nei confronti dei più giovani, bisogna diventare un po’ tutti Difensori Civici, testimoni della Società Civile, perché sino ad ora i testimoni della società non civile sono stati più bravi!!!
Foto in alto: Santo Pecoraro Esperto in P.N.L.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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