Martedì 20 c.m. si è svolto il tanto atteso incontro tra i sindaci di Piazza Armerina e di Aidone, Nigrelli e Gangi e i genitori dei disabili che frequentano i centri di aggregazione A.I.A.S. e A.Ge.Di., al fine di ottenere delucidazioni sui motivi dell’esclusione dei servizi resi dalle due associazioni dai Piani do Zona 2010 – 2012, e informazioni e rassicurazioni sulle incognite relative al futuro dei propri figli.
Alle ore 18.00, ora fissata dal sindaco Nigrelli era presente il Sindaco di Aidone Dott. F. Gangi, ma, al posto del sindaco Nigrelli, ufficialmente trattenuto da improrogabili, imprevisti e prevalenti impegni istituzionali, si è presentata, parecchio infastidita dalla presenza dei Disabili e dei Loro Familiari, l’Assessore del Comune di Piazza Armerina riferiva di essere stata “delegata “ dal Sindaco. I Presidenti delle due associazioni, Naso e Casale, hanno espressamente richiesto la presenza dell’unico interlocutore previsto dalla legge: il Sindaco Nigrelli.
Dopo circa due ore di attesa con conseguente innalzamento della tensione da parte di tutti i presenti a causa di questa ingiustificata assenza, il sindaco Nigrelli arrivava, dando subito conferma che Lui stesso per quell’incontro aveva deciso di mandare in sua rappresentanza l’assessore.
Si è acceso un animato dibattito, e Il Sindaco Nigrelli, L’assessore e il Dirigente hanno cercato di dare delle spiegazioni alle numerose richieste da parte dei presenti, dando, peraltro versioni discordanti tra loro.
Il sindaco Nigrelli attribuiva a mancanza di requisiti l’esclusione delle due associazioni dal piano di zona; L’Assessore diceva che le stesse Associazioni sono state escluse perché già “operanti “ fino al 2011 a beneficio di altri settori, e che si occuperanno dei disabili nel 2011 quando l’attuale progetto finirà; (ed in separata sede ha dichiarato che con l’8 per mille risolverà tutti i problemi dei disabili Armerini); il Dirigente, addirittura, giustificava tecnicamente l’esclusione delle due Associazioni per motivi prettamente economici …
Nessuno però, ha saputo spiegare perché venti disabili resteranno senza un centro di aggregazione che, nel nostro territorio, rappresenta l’unica realtà per dei soggetti che non frequentano più le terapie riabilitative, non vanno più a scuola e sono esclusi da ogni altra attività rimanendo a totale carico dei familiari .
L’A.GE.DI. e L’A.I.A.S. si ritengono insoddisfatte delle spiegazioni avute durante questo incontro, e non si accontentano della promessa del sindaco Nigrelli di operarsi da qui al 2011 affinché le attività continuino. Le attività, caro sindaco Nigrelli, dovranno essere ampliate da subito perché l’esistente non soddisfa le esigenze dei disabili e delle loro famiglie.
I genitori, considerata l’onerosità della gestione quotidiana dei disabili, chiedono fatti concreti ed atti reali e sono assolutamente sconcertati dal fatto che il Sindaco Nigrelli (sindaco del Comune capofila) affermi : “Io faccio un altro mestiere “ e deleghi incondizionatamente tutto all’assessore del comune di Piazza Armerina, delega che, peraltro, per i Piani di Zona, non è prevista dalla legge (328/2000: il sindaco del Comune capofila è “responsabile “ dell’intero distretto e col suo atteggiamento ha mostrato un grave senso d’irresponsabilità d’inesperienza e d’insensibilità verso i disabili e le loro famiglie. Pertanto, con ci resta che chiedere tutti gli atti riguardanti il Piano di Zona.
AIAS Lorenzo Naso
Alle ore 18.00, ora fissata dal sindaco Nigrelli era presente il Sindaco di Aidone Dott. F. Gangi, ma, al posto del sindaco Nigrelli, ufficialmente trattenuto da improrogabili, imprevisti e prevalenti impegni istituzionali, si è presentata, parecchio infastidita dalla presenza dei Disabili e dei Loro Familiari, l’Assessore del Comune di Piazza Armerina riferiva di essere stata “delegata “ dal Sindaco. I Presidenti delle due associazioni, Naso e Casale, hanno espressamente richiesto la presenza dell’unico interlocutore previsto dalla legge: il Sindaco Nigrelli.
Dopo circa due ore di attesa con conseguente innalzamento della tensione da parte di tutti i presenti a causa di questa ingiustificata assenza, il sindaco Nigrelli arrivava, dando subito conferma che Lui stesso per quell’incontro aveva deciso di mandare in sua rappresentanza l’assessore.
Si è acceso un animato dibattito, e Il Sindaco Nigrelli, L’assessore e il Dirigente hanno cercato di dare delle spiegazioni alle numerose richieste da parte dei presenti, dando, peraltro versioni discordanti tra loro.
Il sindaco Nigrelli attribuiva a mancanza di requisiti l’esclusione delle due associazioni dal piano di zona; L’Assessore diceva che le stesse Associazioni sono state escluse perché già “operanti “ fino al 2011 a beneficio di altri settori, e che si occuperanno dei disabili nel 2011 quando l’attuale progetto finirà; (ed in separata sede ha dichiarato che con l’8 per mille risolverà tutti i problemi dei disabili Armerini); il Dirigente, addirittura, giustificava tecnicamente l’esclusione delle due Associazioni per motivi prettamente economici …
Nessuno però, ha saputo spiegare perché venti disabili resteranno senza un centro di aggregazione che, nel nostro territorio, rappresenta l’unica realtà per dei soggetti che non frequentano più le terapie riabilitative, non vanno più a scuola e sono esclusi da ogni altra attività rimanendo a totale carico dei familiari .
L’A.GE.DI. e L’A.I.A.S. si ritengono insoddisfatte delle spiegazioni avute durante questo incontro, e non si accontentano della promessa del sindaco Nigrelli di operarsi da qui al 2011 affinché le attività continuino. Le attività, caro sindaco Nigrelli, dovranno essere ampliate da subito perché l’esistente non soddisfa le esigenze dei disabili e delle loro famiglie.
I genitori, considerata l’onerosità della gestione quotidiana dei disabili, chiedono fatti concreti ed atti reali e sono assolutamente sconcertati dal fatto che il Sindaco Nigrelli (sindaco del Comune capofila) affermi : “Io faccio un altro mestiere “ e deleghi incondizionatamente tutto all’assessore del comune di Piazza Armerina, delega che, peraltro, per i Piani di Zona, non è prevista dalla legge (328/2000: il sindaco del Comune capofila è “responsabile “ dell’intero distretto e col suo atteggiamento ha mostrato un grave senso d’irresponsabilità d’inesperienza e d’insensibilità verso i disabili e le loro famiglie. Pertanto, con ci resta che chiedere tutti gli atti riguardanti il Piano di Zona.
AIAS Lorenzo Naso
AGEDI Enzo Casale