sabato 14 novembre 2009

Il Presidente della Studentesca Giuseppe Diana dice la sua sulla palestra dell'Itis

Mi fa piacere apprendere dalle pagine del Tuo blog che l’Assessore allo Sport Giuseppe Di Prima si stia adoperando affinchè la palestra dell’Ex Itis sia nuovamente fruibile in modo dignitoso dai praticanti sportivi della città. Adesso, senza alcuna volontà polemica, faccio alcune brevi considerazioni: gli interventi più urgenti nella palestra riguarderebbero anzitutto il tetto, da tempo in pessime condizioni con numerose crepe che provocano infiltrazioni di acqua ed una elevatissima dispersione termica. L’assessore ha dichiarato di aver predisposto un impianto di riscaldamento, ma con un isolamento talmente precario come si può garantire una corretta distribuzione dell’aria calda in tutte le zone del campo da gioco, senza evitare che il getto dell’aria sia talmente forte da non provocare fastidio in chi pratica l’attività sportiva? Inoltre, riguardo la pavimentazione, sorvoliamo sul fatto che siamo in piena attività agonistica con tutti i campionati in fase d’opera - il che costringerà sicuramente l’interruzione dell’attività per un determinato periodo – sono molto titubante sull’importo necessario per rifare la pavimentazione; infatti 14.000 € mi sembrano troppo pochi per il corretto rifacimento di una superficie di 510 mq. in quanto la media dei prezzi sul mercato di tali superfici per attività indoor è di circa 80 € al mq. per cui servirebbero più di 40.000 € per il rifacimento di tutta la superficie di gioco, tranne che non si stiano “rattoppando i buchi” o usando materiali a basso costo ma di scarsissima qualità, che metterebbero a repentaglio la salute dei fruitori e, tra le altre cose, l’impossibilità di omologazione del rettangolo di gioco . A tal proposito sono certo che l’Assessore e coloro che si occuperanno di tale ristrutturazione siano a conoscenza della normativa EN 14904/06 secondo la quale tutte le pavimentazioni sportive, a partire dallo 01/02/2008, debbono avere la marcatura CE di conformità europea, per cui non sprecheranno denaro pubblico in una ristrutturazione “monca” che rimanderebbe il problema solo di poco tempo, sarebbe come dire, voler curare la polmonite con l’aspirina. Mi auguro vivamente che queste mie supposizioni “maligne” vengano ribattute con dati di fatto da chi di dovere e che finalmente, pezzo dopo pezzo, gli sportivi armerini di tutte le età, possano riappropriarsi di strutture dove svolgere attività in modo dignitoso.
Giuseppe Diana

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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