Il reparto di ostetricia e ginecologia, si sa, non sta passando un bel momento...eppure...era giugno dell'anno scorso quando ho saputo di aspettare il mio secondo bimbo ed è stato allora che ho deciso che doveva nascere a Piazza Armerina, nella mia città, nel mio ospedale.
Le voci non sono state rassicuranti, anzi sembrava che dovessero chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia da un momento all'altro, addirittura alla fine ell'estate lo si dava per spacciato...ma io avevo già fatto la mia scelta e non avevo nessuna intenzione di cambiarla...e mi è andata bene, e così a tutte le donne che hanno preso la mia stessa decisione.
Arrivata a fine gravidanza sono stata monitorata di giorno in giorno e mercoledì c'è stato il ricovero notturno.
Ho trovato il personale pronto ad accogliermi con il sorriso e con quell'atteggiamento positivo che dà la forza di affrontare il dolore più forte....quello del parto!!!
Sostegno forza coraggio...e via per la sala parto con il dott. Falzone che,attentissimo dal punto di vista medico non mi abbandonava neppure da quello morale e così l'ostetrica Libro che dopo venti minuti ha fatto nascere il mio piccolo (si fa per dire: Kg 3,700) Andrea.
I turni di lavoro si sono avvicendati, il personale cambiava ma tutti hanno avuto uno spirito comune: quello dell'umanità che ha reso speciale la professionalità di base.
L'emozione e la felicità di aver portato alla luce una nuova vita è stata una gioia condivisa con il reparto ...ed io lo so, non è dapperttutto così.
Ringrazio ogni singolo operatore che ha fatto sì che la mia degenza fosse solo un trasferimento di locazione e mi ha fatto sentire coccolata e in famiglia.
La mia domanda a questo punto è una: ma come si può solo pensare di chiudere una struttura così, dotata di personale che accanto alla professionalità ha un senso di umanità che spesso non si trova più...???
Marlene Muscarà