sabato 13 febbraio 2010

I tre dell'Mpa sul Piano Regolatore Generale

Signor Sindaco, Signori Consiglieri
Per la delicatezza dell’argomento all’OdG (PRG), portato oggi all’attenzione del Consiglio Comunale, i sottoscritti, facenti parte di questo Civico consesso, avendo attentamente valutato, in ogni suo aspetto, ed in particolare l’invito rivolto dal C. R. U. a codesto Comune per provvedere all’adozione delle eventuali proprie controdeduzioni nei modi e nei termini fissati dal comma 6° dell’art. 4 della L. R. n. 71/78 (giusta notifica n. 2236 del 14-01-2010), tengono a precisare che, essendo il PRG un atto di grande rilevanza politica ed economica per la nostra comunità, si dissociano dal comportamento di silenzio/assenso di questa Amministrazione nei confronti del mancato accoglimento delle legittime istanze avanzate dai cittadini.
La fine del percorso burocratico-amministrativo del PRG non costituisce per i firmatari del presente documento momento di soddisfazione, derivante dalla non certezza di aver dotato la città di un atto sicuramente valido sotto l’aspetto giuridico e completo sotto l’aspetto tecnico. Insoddisfatti, come già detto, per il mancato accoglimento di buona parte delle richieste avanzate dai cittadini, richieste supportate in diversi casi da fonti normative adeguate e dal consenso del Consiglio Comunale, che le ha fatte proprie, ed ancora insoddisfatti perché in altri casi i criteri di valutazione non giustificano i diversi indici di edificabilità applicati per aree limitrofe ricadenti nella stessa zona.
Sotto l’aspetto giuridico, provoca ulteriore insoddisfazione anche il documento del C. R. U. del 25-11-2009 con il quale il citato Organo Regionale, in modo inusuale, precisa la propria incompetenza, quasi a prenderne le distanze, da eventuali responsabilità di natura penale in merito ad ipotetici conflitti di interesse riguardanti alcuni consiglieri comunali. Ancora più grave appare la dichiarazione contenuta nello stesso documento del C. R. U. in cui si sottolinea la mancata collaborazione del Comune per l’accertamento di eventuali anomalie e si suggerisce, in caso di riscontri positivi, di esercitare il diritto di autotutela mediante revoca di tutti gli atti deliberativi posti in essere, cosa che agli scriventi sembrerebbe la strada più opportuna per eliminare vizi di qualsiasi natura mediante la immediata riproposizione degli atti.
Non ci interessano i nomi, non vogliamo stumentalizzare gli articoli di stampa che informano di indagini in corso da parte dell’autorità giudiziaria; piuttosto ci auguriamo sinceramente che tutto possa, in brevissimo tempo, chiudersi con un nulla di fatto e che venga riconosciuta la legittimità degli atti compiuti.
La lamentela riguarda la nostra posizione di consiglieri chiamati a decidere su un atto i cui contorni non solo non sono chiari, ma non sono mai stati chiariti. Su tutto questo spicca il silenzio assordante della parte politica che amministra la nostra città che non interviene per chiarire i fatti in questione e, di più, in merito agli atti compiuti. Un silenzio che non si può certamente intendere come segnale di approvazione e che non si può certamente interpretare come forte segnale di chiarezza e di assunzione di responsabilità.
Il Movimento per l’Autonomia ha scelto di stare lontano dai mezzi di comunicazione per non essere accusato di strumentalizzazione o di sciacallaggio e, solo nel luogo dove si esercita la politica, oggi ha deciso di rompere il silenzio, sottolineando che trasparenza, informazione ed etica politica erano i cavalli di battaglia di questa amministrazione.
Per i motivi esposti i sottoscritti, dichiarano la disponibilità a partecipare all’azione di voto unicamente in relazione alle osservazioni dei cittadini già deliberate dal Consiglio Comunale e non accolte dal C. R. U., anche perché si sconoscono le motivazioni che hanno reso accoglibili solo alcune di queste osservazioni. Contestualmente, consegnano al Segretario Comunale copia del documento testè letto e sottoscritto, affinché sia parte integrante del verbale di seduta.
Quanto sopra anche al fine di scongiurare l’eventuale coinvolgimento dei sottoscritti in procedimenti penali o amministrativi con risvolti patrimoniali (Corte dei Conti), fermo restando la loro facoltà di trasmettere copia del presente atto agli Organi competenti.

I Consiglieri,
Giuseppe Falcone,
Ivan Picicuto,
Michelangelo Trebastoni

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI