domenica 14 febbraio 2010

Isabella Casano. "La storia degli arabi è una colossale bufala"

PIAZZA ARMERINA. “Leggo sempre articoli sul giornale sugli acquisti che gli arabi avrebbero fatto a Piazza Armerina. Ho avuto a che fare con queste persone. Non c’è nessun arabo. Invito i cittadini a non fidarsi è una colossale bufala”. Isabella Casano ha 48 anni. Quando parla è piuttosto adirata, quasi piange dalla rabbia. Dice di poter vantare crediti dalle persone che dovrebbero avere a che fare con gli arabi circa 16 mila euro. Stipendi che derivano dal lavoro di oltre un anno al servizio di una società. “Ci dicevano che doveva pagare la comunità europea, ma ad oggi non abbiamo visto nulla. Me ne hanno fatto di tutti i colori. Ho lavorato con questa gente per più di un anno. Nella mia stessa situazione ci sono una trentina di piazzesi. Non voglio che altri della mia città cadano nella trappola, che vengano presi in giro in questo modo. Ho lavorato con la società e ci hanno preso in giro. Ci hanno fatto fare viaggi a Roma ed addirittura ci hanno portato a vedere il festival di San Remo dicendo che dovevamo fare dei colloqui di lavoro per l’Arab Bank. Ci dicevano che questa banca aveva acquistato la società per la quale lavoravamo. C’erano due che si spacciavano per consulenti. Addirittura un tale, diceva che faceva parte dell’Arab Bank ed invece abbiamo scoperto che era un infermiere ausiliare che lavorava in un ospedale a Milano. Con lui c’era anche una donna. E’ incredibile – continua la signora Casano – ma non erano arabi che si potevano incontrare. Ogni volta avevano una scusa. O avevano la febbre o il mal di pancia”. Poi la 48enne piazzese si sofferma sugli affari che gli arabi dovrebbero fare a Piazza Armerina. “Ma quali affari è una colossale bufala. Non hanno comprato nulla. La casa che hanno comprato so a chi appartiene. Era dei nonni di uno di quelli della società che ci ha truffato. Se appartiene ad altri che forniscano i dati. e ci sono questi arabi che forniscano i nomi di questi nababbi”. Poi la signora dice: “Devo per forza parlare – non ho paura di nulla anche se ho ricevuto sms anonimi di cattivo gusto. L’avvocato mi ha detto di conservarli. Può darsi che prima o poi scattino le denunzie. Forse dopo questa mia intervista altre persone che sono state truffate si decidono a parlare. Solo a Piazza i truffati siamo stati una trentina. Ancora dobbiamo avere i soldi del nostro lavoro”.Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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